Marcia indietro sul rinvio dell’acconto TASI, che resta fissato al 16 giugno: come se non bastasse il caos aliquote senza le delibere dei Comuni, si ingarbugliano anche le scadenze. Dopo l’annuncio del Governo di valutare lo slittamento a settembre della prima rata della nuova imposta sui servizi indivisibili del Comune (che assorbe l’IMU prima casa e si somma a quella per gli altri immobili), le proteste dell’ANCI hanno determinato un claloroso dietro front: niente proroga TASI, i Comuni non sono disposti a rinunciare al gettito per motivi di bilancio. Spiega iIl presidente Piero Fassino:
«TASI e IMU sono la principale fonte finanziaria a cui i Comuni attingono le risorse per le loro politiche. Qualsiasi slittamento rischia di provocare un buco di liquidità drammatico e di mettere i Comuni nell’impossibilità di continuare le politiche e i servizi che erogano oggi».
Dunque, al termine di una riunione tecnica fra ANCI e Ministero, è stato deciso di non rinviare la scadenza per l’acconto TASI, in modo tale che i Comuni possano incassare, pur con il loro impegno a velocizzare l’iter di approvazione delle delibere IUC con le aliquote 2014.
- Comuni con delibera entro il 23 maggio: il contribuente pagherà un acconto TASI entro il 16 giugno in base all’aliquota stabilità dalla delibera 2014.
- Comuni senza delibera entro il 23 maggio: l’acconto slitta solo per i proprietari di prime case (pagheranno un’unica rata a dicembre) mentre tutti gli altri immobili pagano la stessa IMU 2013 più una TASI all0 0,1%.
=> Le regole per la prima rata TASI
Delibere IUC 2014
Per sapere se il Comune di appartenenza ha deliberato, i contribuenti devono visitare il sito web dell’ente – che entro il 31 maggio deve obbligatoriamente pubblicare la delibera con le aliquote Tasi 2014 . oppure consultare l’elenco presente sul sito del Ministero delle Finanze (clicca qui), ricercando manualmente il Comune di proprio interesse. Ad oggi sono meno di mille gli enti locali che hanno già deliberato, a pochi giorni dal termine. In molti casi, la delibera di Giunta ci sarebbe (come a Milano e Roma), ma non è stato completato l’iter di approvazione in Consiglio.
=> La situazione TASI a Roma e Milano
Nessuna delle grandi città (Milano, Roma, Torino, Firenze, Bari, Palermo) ha ancora deliberato. Fra i capoluoghi di regione o di provincia che hanno deciso le aliquote: Aosta, Bologna, Caserta, Reggio Emilia, Bergamo, Pesaro e Urbino.
Come pagare IMU e TASI
Il consiglio è di controllare sul sito del Comune: se dopo il 30 maggio trova la delibera paga l’acconto del 16 giugno in base a quella. Se non la trova non paga l’acconto sulla prima casa, mentre sugli altri immobili deve calcolare IMU 2013 + TASI 0,1%.
TASI per affitti
Una delle novità 2014 rispetto all’IMU è che la TASI la pagano in parte anche gli inquilini: devono versare una quota compresa fra 0,1 e 0,3% ma la decisione spetta al Comune. Quindi, anche loro devono tener d’occhio le delibere: senza, resta il dubbio di cosa e quanto pagare. medesimo problema per i proprietari di immobili concessi in affitto: devono pagare la metà dell’,01% di TASI o togliere da questa cifra almeno uno 0,1, che certamente spetterà all’inquilino? Non è dato sapere…