Pagamento acconto TASI di giugno rinviato a settembre: è quanto lascia capire il sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti, secondo cui il Governo starebbe seriamente pensando a far slittare di tre mesi la scadenza del 16 giugno. In questo modo, si darebbe tempo a tutti i Comuni di deliberare le aliquote 2014 e decidere per le eventuali detrazioni, oltre che sulla divisione delle quote tra inquilini e proprietari di case in affitto.
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Nonostante la posizione contraria del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio, Zanetti la ritiene la soluzione migliore:
«spostare la prima rata dal 16 giugno al 16 settembre, lasciando poi invariata la seconda al 16 dicembre». Il Governo sta «lavorando per questa proroga, dobbiamo tenere conto delle esigenze di cassa dei Comuni, ma se troveremo la quadra, questa sarà la scelta. Ne stiamo verificando la sostenibilità finanziaria, è chiaro che dobbiamo dare ai Comuni delle risposte in termini di anticipazioni di Tesoreria. Nella misura in cui riusciremo a trovare la quadra, l’intenzione è quella di posticipare la prima rata ed evitare così che ci siano, nel frattempo, Comuni dove si è deliberato sulle aliquote e altri no, perché oggettivamente queste sono complicazioni».
Al momento la situazione è la seguente: nei Comuni che entro fine maggio pubblicheranno le delibere IUC, il 16 giugno si paga l’acconto in base alle aliquote TASI-IMU 2014. Nei Comuni che invece non deliberano entro la scadenza imposta, sulla prima casa non si paga nessun acconto mentre sugli altri immobili si applicherebbe una sorta di formula teorica: IMU 2013 + TASI 0,1%. L’attuale normativa tuttavia, sovrapponendo quanto stabilito dalla Legge di Stabilità e dalla conversione in legge del decreto Salva Roma ter, ha creato alcune incompatibilità, che non aiutano certo i contribuenti, già chiamati a calcolare da sè il dovuto e acompilare bollettini ed F24 per il saldo dell’imposta.
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I principali interrogativi sull’applicazione delle norme riguardano i Comuni che già l’anno scorso avevano la TASI all’1,06%, in cui i proprietari rischiano di pagare un acconto più alto del saldo, quindi superiore al 50%.
Rincari 2014
Se le dichiarazioni del sottosegretario Zanetti sembrano rendere concreta l’ipotesi di rinvio prima rata TASI, studio, quelle del collega alla presidenza del Consiglio Del Rio vanno in tutt’altra direzione: Per Del Rio la nuova TASI «si rivelerà più leggera e meno complicata dei precedenti regimi» e «si pagherà meno dell‘IMU». In realtà, dalle prime stime sembra che tanto le famiglie quanto e soprattutto le imprese dovranno sborsare di TASI-IMU 2014 molto più di quanto hanno giù faticosamente versato nel 2013 per la sola IMU.
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Per DelRio, ad ogni modo, «L’opinione del Governo è che è una legge vigente e che gli Italiani hanno bisogno di tutto tranne che di cambiare regole».