I contribuenti di Roma e Milano sappiano che, anche se la Giunta è arrivata a un accordo sulle aliquote TASI-IMU 2014, ci vorrà tempo per le delibere IUC, che non è detto arrivino entro fine maggio. In questo caso i proprietari di prime case non pagherebbero l’acconto di giugno, versando poi un’unica rata a dicembre, mentre gli altri immobili applicherebbero IMU 2013 + aliquota TASI standard dello 0,1%. Spieghiamo cosa sta succedendo nelle due città, con tutti gli esempi caso per caso di come possono essere applicate le regole.
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TASI a Roma
La giunta capitolina starebbe optando per un’aliquota a 0,2% sulle prime case, applicando la maggiorazione massima sugli altri immobili (1,14%):
- Prime case: su una rendita di 200 euro se ne pagherebbero 67 di TASI, che diventerebbero 100 con rendite di 300, 134 con rendite di 400 e 168 con rendite di 500. In media, si pagherebbe più dell’IMU.
- Altri immobili: aliquota massima prevista dell’1,14 per mille, con forte rincaro rispetto all’IMU.
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TASI a Milano
Il capoluogo lombardo aspira a lanciare il “modello Milano” per la TASI: in attesa di conferma, imposta azzerata per prime case modeste con reddito basso, grazie alle detrazioni finanziate dalla maggiorazione dello 0,08% applicata a seconde case, immobili d’impresa e negozi.
Prime case. Dovrebbe applicarsi un’aliquota di 0,25% con detrazione fissa di 84 euro fino a 300 di rendita catastale, ridotta gradualmente fino a 21mila euro di reddito e nulla con rendita catastale superiore a 700 euro. In pratica, il bonus azzererebbe l’imposta per le rendite fino a 200 euro (4.200 abitazioni che già non hanno pagato la Mini IMU 2013).
Esempi. Sopra i 200 euro si inizierebbe a pagare: un immobile con rendita catastale da 250 euro pagherebbe (in tutto il 2014) 21 euro di TASI, uno con rendita a 300 euro 42 euro. Rendita 300 euro: TASI di 84 euro con reddito sotto 21mila euro, oltre i quali si arriverebbe a 168 euro. Rendita 400 euro (detrazione di 70 euro): con reddito sotto 21mila euro TASI di 140 euro, sopra di210 euro. Fra 600 e 700 euro di rendita (detrazione 20 euro): TASI a 274 euro, che salirebbe a 294 sopra i 21mila euro di reddito.
Altri immobili: aliquota TASI-IMU al livello massimo possibile di 1,14% (uffici, negozi, immobili d’impresa). Inquilini: si applicherebbe il minimo (0,10%) di maggiorazione TASI, che esenterebbe gli affittuari di appartamenti con redita fino a 700 euro (2/3 degli inquilini milanesi) .
Delibere IUC e acconto TASI
Attenzione: le regole sopra esposte sono relative a decisioni di giunta, non a delibere approvate dal consiglio comunale. Il decreto Salva Roma convertito dalle Camere prevede che, in mancanza di delibere approvate e pubblicate entro fine maggio, non si possa calcolare l’acconto di giugno in base alle nuove aliquote. Quindi, i proprietari di prime case se sarebbero esentati, mentre sugli altri immobili bisognerebbe applicare l’IMU 2013 e aggiungere una TASI dello 0,1%. E qui iniziano i problemi.
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Sia a Milano sia a Roma l’aliquota IMU sulle seconde case era già al top dello 1,06%, quindi non si capisce bene come sarà possibile applicare l’intera maggiorazione che farebbe salire l’esborso all’1,16%, sopra il massimo consentito (la Legge prevede che la somma Tasi IMU 2014 non possa superare l’1,14%). Sembra dunque profilarsi l’ipotesi peggiore: acconto superiore al 50% del totale 2014, e poi saldo a dicembre più leggero a conguaglio.
Risorse e calcolatori online
Come si vede, è molto difficile sia fare i calcoli sia capire in quale situazione si trova il proprio Comune ai fini dell’obbligo di pagare o meno il saldo di giugno. Online ci sono diverse risorse a disposizione del contribuente: innanzitutto, bisogna sempre controllare il sito del proprio Comune. Se entro fine maggio pubblica la delibera TASI 2014, l’acconto sulle “altre abitazioni” si verserà in base alle nuove aliquote, altrimenti si paga in base all’IMU 2013 al quale si aggiunge uno 0,1% standard di TASI.
Calcolo TASI IMU 2014 online
E’ già attivo il consueto calcolatore online (in versione provvisoria) realizzato da amministrazionicomunali.it (clicca qui) e a disposizione di cittadini e Comuni, come avvenuto nel 2013 per calcolare l’IMU: basta inserie i dati su rendita catastale, Comune di appartenenza, aliquota (per la TASI in attesa che escano quelle 2014) per ottenere il dovuto annuale ed in acconto di IMU e/o TASI.
Per controllare velocemente le delibere IUC dei Comuni si può consultare l’apposito sito del MEF, con lo strumento di ricerca TASI 2014. Per verificare l’IMU 2013, informazione utile in mancanza di delibere 2014, c’è un altro sito del MEF che permette di consultare le delibere 2012 e 2013 di tutti i Comuni.