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Il Governo cambia il Dl Lavoro: ecco gli emendamenti

di Barbara Weisz

Pubblicato 5 Maggio 2014
Aggiornato 12 Maggio 2014 11:05

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Niente obbligo di assunzione, solo una sanzione per le aziende sopra i 5 dipendenti che sforano il tetto per i contratti a termine: otto emendamenti del Governo.

Meno rigide le regole sul contratto a termine per le aziende: è il frutto di otto emendamenti presentati dal Governo al Decreto Lavoro (DL 34/2014 – rilancio occupazione), in seconda lettura al Senato, dove approdano le novità introdotte dall’Esecutivo sul tempo determinato e sull’apprendistato.

Apprendistato

Confermata la formazione mista pubblica-privata: vengono meglio precisati i compiti delle Regioni, tenute a comunicare il piano formativo pubblico all’azienda entro 45 giorni dalla comunicazione di instaurazione del rapporti di lavoro. Sale da 30 a 50 dipendenti la soglia dimensionale delle aziende a cui si applica la quota minima di assunzioni di apprendisti (il 20%).

=> Confronta con il testo approvato alla Camera

Contratto a termine

Resta l’innalzamento a 36 mesi per il contratto senza causale, mentre per quanto riguarda il tetto del 20% per le assunzioni a tempo determinato rispetto a quelle a tempo indeterminato, non scatterà più l’obbligo di trasformare il contratto in assunzione stabile ma si pagherà solo una sanzione economica: pari al 20% della retribuzione, per ciascun mese o frazione superiore a 15 giorni di durata del rapporto di lavoro se il numero dei lavoratori assunti in violazione del limite non sia superiore a un solo lavoratore; pari al 50%, per ciascun mese o frazione superiore a 15 giorni di durata del rapporto di lavoro, se il numero di assunti in violazione sia superiore a uno.Il tetto non si applica in caso di contratti stipulati con istituti pubblici di ricerca ed enti privati di ricerca e lavoratori chiamati a svolgere in via esclusiva attività di ricerca scientifica o tecnologica.

=> Jobs Act: testo e dettagli del Decreto Lavoro

Il testo del Dl Lavoro, di cui è terminata la discussione in commissione al Senato, passa ora nell’aula di Palazzo Madama, dove approda martedì 6 maggio: la legge di conversione va approvata entro il 19 maggio. Se l’aula approverà gli emendamenti, il testo dovrà tornare in terza lettura alla Camera.

al Dl 1464 in discussione in Commissione al Senato.