Con una nota stampa il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso noto di aver ridefinito i criteri e le modalità per la concessione delle agevolazioni relative ai contratti di sviluppo. Il decreto di riforma è ora in via di pubblicazione. Le modifiche, rende noto il MiSE hanno l’obiettivo di
“assicurare una maggiore coerenza dello strumento agevolativo dei contratti di sviluppo al contesto socio-economico attuale, e di semplificare e accelerare le procedure”.
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Contratti di sviluppo
Si tratta delle agevolazioni previste dall’art.3, comma 4, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 (Decreto Fare), ovvero del rifinanziamento dei contratti di sviluppo adottato con il decreto ministeriale del 14 febbraio 2014. L’iniziativa è volta a favorire la realizzazione di investimenti di rilevanti dimensioni, proposti da imprese italiane ed estere con sede stabile in Italia e attive nei settori industriale, turistico e commerciale che siano in grado contribuire allo sviluppo economico e al rafforzamento della competitività del territorio nazionale.
Progetti di investimento
I progetti di investimento:
- possono essere sottoscritti da una o più imprese, Invitalia e da eventuali Amministrazioni pubbliche;
- possono essere composti da uno o più progetti di investimento ed eventuali progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
- possono comprendere la realizzazione di infrastrutture di interesse pubblico;
- devono avere un importo minimo di 20 milioni di euro, per tutte le tipologie di programma.
Finanziamenti
Possono presentare richiesta di finanziamento le imprese attive nelle aree previste dalla Carta degli aiuti 2007-2013, o nel resto del territorio nazionale se l’investimento è proposto da piccole e medie imprese.
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Le agevolazioni verranno concesse sotto forma di:
- contributo a fondo perduto;
- finanziamento agevolato;
- contributo in conto interessi.
La domanda deve essere presentata a Invitalia, che valuterà i progetti e quindi procederà con l’ erogazione delle agevolazioni. (Fonte: MiSE)