Riapre il 30 ottobre in Puglia il bando Start-Up, con una dotazione di 27 milioni di euro per un totale – insieme ai 16 milioni di euro già erogati con la prima fase di luglio – di 43 milioni di euro di dotazione complessiva.
Il bando di promozione lavoro – riservato a giovani, donne, disoccupati, lavoratori che stanno perdendo il posto, cassaintegrati e tutti coloro che intendano reagire alla crisi aprendo una propria attività – presenta sostanziali differenze rispetto alla prima fase.
Può presentare richiesta di agevolazione anche chi effettui un subentro nell’azienda paterna (o di un parente entro il secondo grado), nel caso di impresa artigiana. Si vuole così incentivare il passaggio generazionale e al contempo anche l’innovazione, il rinnovo di ambienti o attrezzature e l’incremento del personale.
In più l’agevolazione verrà concessa anche alle imprese già costituite, con un piano di attività approvato dalla Regione. Rientrano in questa casistica i “Principi attivi“, che avranno la possibilità di concretizzare i proprio sviluppo e trasformarsi in vere attività imprenditoriali.
Ogni azienda potrà ricevere, per tre anni di esercizio, fino a 400mila euro a fondo perduto, dei quali 150mila euro possono essere spesi per investimenti, acquisto di locali, suoli, strumenti e attrezzature e 250 mila per i costi di gestione come stipendi, affitti, leasing, bollette e così via.
Nella precedente fase, su 469 domande presentate, sono state 115 quelle risultate ammissibili, così suddivise: 49,9% nei servizi, 44,3% nella produzione e 5,8% nel commercio. I candidati sono stati per lo più donne (38,1% ), a seguire i giovani con età compresa tra i 18 e i 25 anni (17,9%), disoccupati di lungo periodo (12,5%), in attesa di prima occupazione (12,1%), in procinto di perdere il posto di lavoro (3,7%) e giovani con formazione (2,9%).