Non si placano le polemiche intorno al SISTRI, dopo i quattri arresti per corruzione nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli, da cui prende le distanze Selex ES (gruppo Finmeccanica), concessionaria della gestione del sistema sul sistema di tracciabilità dei rifiuti. Una nota ufficiale sulle recenti cronache giudiziarie precisa che le persone coinvolte «non sono da tempo più dipendenti e non hanno più alcun rapporto di lavoro con Selex ES e con le sue controllate».
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Validità SISTRI
La vicenda ha riaperto un capitolo doloroso per le imprese. Nei giorni scorsi è stata avanzata una nuova istanza al Governo da parte di Assintel (Associazione produttori nazionali di software gestionali) affinché il Governo blocchi il sistema. Una richiesta a più riprese avanzata dal mondo delle imprese ma che “ai piani alti” non è stata finora mai realmente accolta, anche perchè – dopo un’odissea di proroghe – il SISTRI è ad oggi operativo e, come spiega Selex SE, si fonda su un contratto valido, rimandendo strumento fondamentale per la lotta alle ecomafie. Il «contratto SISTRI è valido e conforme a tutte le leggi vigenti», sottolinea Selex SE citando la pronuncia positiva dell’Avvocatura dello Stato del settembre 2012, nonché regolarmente operativo.
Operatività SISTRI
Dall’1 ottobre 2013 il sistema è operativo per enti e imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti pericolosi, inclusi i nuovi produttori (che sottopongono i rifiuti ad operazioni di trattamento ottenendo nuovi rifiuti). Dal 3 marzo 2014 gli obblighi SISTRI sono stati estesi ad altre imprese:
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Funzionamento SISTRI
Selex SE fornisce anche alcuni dati sul funzionamento del SISTRI: dal primo ottobre 2013 sono state compilate circa 3,3 milioni di registrazioni cronologiche e circa 4,5 milioni di schede di movimentazione. Quotidianamente vengono compilati circa 80mila documenti informatici tra schede di movimentazione e registrazioni cronologiche. Il sistema viene inoltre difeso come strumento importante per la lotta a traffico illecito e smaltimento illegale dei rifiuti, «con benefici in termini di efficienza, sicurezza e tutela del territorio e della salute pubblica».
Efficacia SISTRI
Secondo la società di gestione il SISTRI«garantisce un controllo adeguato in grado di contrastare le ecomafie e tutte quelle organizzazioni criminali che causano gravi danni al territorio mettendo in grave pericolo la salute dei cittadini» ed è uno «strumento d’indagine unico in Europa che consente di monitorare giorno per giorno la situazione del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi sul territorio nazionale».
Punti deboli
Secondo l’associazione delle imprese ICT di Confcommercio, invece, il sistema va riprogettato sciogliendo in primis il nodo del monopolio, garantendo l’interoperabilità con i prodotti delle software house. Dal mondo delle PMI, quella dell’eliminazione del SISTRI è una richiesta avanzata a più riprese. In vista, comunque, si dovrebbe essere l’esenzione per le imprese con meno di dieci dipendenti.
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L’associazione Assintel fotografa tra l’altro una serie di effetti negativi sulle imprese: nei primi mesi di funzionamento del sistema di tracciabilità, le aziende del settore trasporto e gestione rifiuti hanno subito una riduzione del fatturato con picchi di 40mila euro, hanno raddoppiato il tempo per le operazioni e la gestione ha spesso richiesto l’assunzione di nuove risorse umane, senza parlare dei tanti dispositivi bloccati.