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Stop a false Partite IVA e abuso di contratti a progetto

di Barbara Weisz

2 Aprile 2014 12:22

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Più controlli e agevolazioni contrattuali: le azioni del ministero contro i contratti flessibili che mascherano rapporti di lavoro subordinato.

Il Ministero dichiara guerra alle consulenze fittizie in azienda di Partite IVA e ai contratti di collaborazione che in realtà mascherano rapporti di lavoro subordinato: più controlli e un gruppo di lavoro per valutare ulteriori semplificazioni normative sui contratti a termine, oltre a quelle introdotte dal Decreto Lavoro – in vigore dal 20 marzo – che rendono per l’azienda meno “pericoloso” assumere:

=> Scarica il Decreto Lavoro, con le modifiche

Come ricorda il Ministro del Lavoro Poletti, il ricorso a contratti a progetto o a Partita IVA è illegittimo se serve solo a evitare possibili contenziosi e a sfuggire agli obblighi previdenziali ed assistenziali verso il lavoratore, che viene a trovarsi in condizioni di precarietà, con scarse tutele e prospettive di stabilizzazione quasi inesistenti.

Stop ai contenziosi

Questa prassi, aggiunge Poletti è «tanto più ingiustificata adesso, considerando che le modifiche apportate alla regolamentazione del contratto a termine rendono molto più agevole il ricorso a questa tipologia che mentre mette l’imprenditore al riparo dal rischio di contenziosi garantisce al lavoratore le stesse tutele del contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. La stessa filosofia ha ispirato le modifiche al contratto di apprendistato per renderlo effettivamente lo strumento principale per l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro».

=> Le nuove regole sui Contratti a Termine

Controlli

I nuovi controlli ispettivi presso le aziende si collocano sulla scia di quelli giuà effettuati nel corso del 2013, dalla cui azione sono scaturite trasformazioni contrattuali per circa 19mila collaboratori a progetto e Partite IVA, di cui oltre 15mila nel settore dei Servizi (evidentemente quello di gran lunga più interessato al problema), 1.629 nell’Industria, 1.099 nell’Edilizia e 165 in Agricoltura.