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Cuneo fiscale: taglio IRPEF anche per autonomi e Partite IVA

di Barbara Weisz

Pubblicato 25 Marzo 2014
Aggiornato 1 Aprile 2014 11:07

Richiesto al Governo una maggiore detrazione IRPEF anche per le Partite IVA e i lavoratori autonomi, dopo il taglio da 10 miliardi a favore dei dipendenti: le proposte di Rete Imprese Italia e ConfCommercio.

Uno sconto IRPEF anche per gli autonomi sull’esempio di quel che il Governo ha annunciato per i lavoratori dipendenti, che avranno da maggio un conseguente aumento in busta paga (in media di 70 euro) derivante da maggiori agevolazioni fiscali: la richiesta arriva dalle PMI di Rete Imprese Italia, rilanciata da Confcommercio.

Piccoli imprenditori e autonomi

Il presidente Marco Venturi ha presentato istanza ufficiale al Ministero dell’Economia Pier Carlo Padoan, in occasione dell’incontro del 19 marzo: «condividiamo il disegno generale delle proposte dell’Esecutivo ma riteniamo sia stato un errore escludere dalla riduzione IRPEF tanti piccoli imprenditori e lavoratori autonomi, che andrebbero sostenuti come gli altri». Venturi chiede «ulteriori atti di realismo e coraggio, con il duplice obiettivo di rilanciare la domanda nel breve periodo e di potenziare la struttura e il sistema produttivo del Paese nel medio».

Detassazione per Partite IVA

Sulla stessa linea, la richiesta formulata dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, nell’intervento di apertura del tradizionale Forum di Cernobbio (21-22 marzo): bene le prime misure annunciate dal premier Renzi, come il decreto lavoro e il taglio del cuneo a favore dei lavoratori, ma si chiede «un’altra spinta nella direzione intrapresa: estendere i benefici della detassazione al popolo delle Partite IVA, ai lavoratori indipendenti e agli autonomi, che resistono sul mercato e meritano rispetto e riconoscenza per come stanno affrontando questa crisi».

=> Speciale Partite IVA

Altre richieste

Tra le altre richieste al ministro Padoan presentate a sostegno delle PMI: innalzamento della franchigia IRAP, dimezzaento dell’aliquota IMU sui fabbricati strumentali d’impresa (con l’obiettivo di andare verso al totale esclusione), misure per facilitare l’accesso al credito (rafforzamento Confidi, semplificazione per fruire del Fondo di Garanzia PMI, incentivazione fonti di finanziamenti alternative al canale bancario), sblocco totale dei debiti PA, promozione di energie alternative, superamento del SISTRI con un sistema di tracciabilità dei rifiuti meno burocratizzato.