L’Agenzia delle Entrate sta inviando via PEC alle imprese una segnalazione volta a diffondere tra tutti i contribuenti la nuova possibilità di ottenere i rimborsi fiscali in accredito postale o bancario: nelle missive, il Fisco sollecita i soggetti interessati a comunicare all’Amministrazione il proprio IBAN, così da velocizzare i rimborsi di cui sono in attesa – come ad esempio quello relativo alla deducibilità IRAP sul costo del lavoro (comma 1, articolo 6, dl 185/2008) – che interessano al momento circa 70mila aziende.
Rimborsi alle imprese
Le aziende stanno ricevendo via Posta Elettronica Certificata – all’indirizzo email comunicato al Registro delle Imprese – la richiesta di consenso per accreditare le somme direttamente sul conto corrente. Il vantaggio dell’accredito con procedura atuomatizzata è che i tempi sono molto più veloci: pochi giorni invece che diversi mesi. Inoltre, non ci sono aggravi economici per il contribuente. La nuova procedura di rimborso fiscale, in precedenza possibile solo per liquidazioni da dichiarazione dei redditi e contributo unificato, è stata da poco estesa a tutte le imposte dirette e indirette (provvedimento direttoriale n. 2014/18173).
E’ possibile effettuare le comunicazione e richiedere il rimborso diretto in due modi:
- per via telematica utilizzando i servizi web Fisconline e Entratel delle Entrate, dall’area riservata agli utenti registrati.
- allo sportello recandosi presso gli uffici dell’Agenzia e presentando il modelloper la richiesta di accredito debitamente compilato.
=> Rimborsi tasse e imposte: la procedura automatizzata
Rimborsi ai contribuenti
L’opportunità viene segnalata alle imprese ma è utilizzabile anche da tutti gli altri contribuenti, che possono a loro volta comunicare il proprio IBAN compilando l’apposito modello per le persone fisiche. I rimborsi alle persone fisiche potranno anche essere pagati in contanti presso qualsiasi ufficio postale purché l’importo sia inferiore a mille euro (articolo 49, comma 1, dlgs 231/2007). Diversamente, il rimborso può essere erogato tramite vaglia cambiario non trasferibile della Banca d’Italia.