Nell’arco degli ultimi mesi la liquidità congelata ha subito un incremento grazie all’aumento dei titoli di Stato nei portafogli delle banche, ma anche attraverso la crescita delle riserve di imprese e famiglie (+32,1 miliardi). Secondo l’analisi effettuata dal Centro studi Unimpresa, tra gennaio 2013 e 2014 gli investimenti degli istituti bancari in bond pubblici sono aumentati di 32,7 miliardi di euro, tanto da far lievitare fino a 1.515,7 miliardi. Questi i dati principali di un’analisi che mette sotto i riflettori uno degli effetti del plafond di risorse non spese se si sommano anche i 64,9 miliardi risparmiati dai privati.
=>Report Bankitalia su redditi e riserve
Prestiti PMI e famiglie
Le cifre informano anche sul calo dei prestiti concessi a imprese famiglie nel medesimo lasso di tempo, diminuiti di 36,7 miliardi. I depositi delle aziende sono passati da 175,3 miliardi a 190,1 miliardi mentre per quanto riguarda le imprese familiari l’incremento è stato dell’,56%. A crescere sono anche le riserve delle organizzazioni senza fini di lucro.
=> Scopri tutti i prestiti per le PMI
Le misure del Governo
«I dati mostrano come le risorse, in teoria, non mancherebbero, ma vuoi per paura di nuovi scossoni della crisi vuoi per remunerazioni vantaggiose, la liquidità è ferma al palo. Come abbiamo detto – afferma il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi – il Governo di Matteo Renzi sembra andare nella giusta direzione, ma ora non deve deludere e deve rendere concrete le promesse annunciate mercoledì. I nostri numeri devono far riflettere ancora di più l’esecutivo e pure le forze politiche in Parlamento: alle famiglie, alle imprese e alle banche serve fiducia, servono misure che diano speranza di crescita e prospettive di lungo periodo.»
