Gli operatori mobili italiani cominceranno presto a essere alleati delle PMI, con offerte per la gestione sicura di smartphone e tablet aziendali. Evolvono infatti le soluzioni mirate via cloud, come ha spiegato a PMI.it Fabio Fregi, amministratore delegato di Computer Associates (CA). L’azienda ha da poco presentato una suite particolare: «la prima con cui controllare tutta la mobilità in azienda, end-to-end, mentre le altre soluzioni di Mobile Device Management tendono a occuparsi solo di aspetti parziali o della gestione del singolo dispositivo».
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Le PMI italiane sono interessate a queste soluzioni?
Vediamo crescere la consapevolezza tra le PMI, dove è comune usare gli stessi dispositivi smartphone per il lavoro e per la vita personale. Peccato però che, per rispondere alle esigenze di sicurezza informartica che ne derivano, i servizi sul mercato siano ancora immaturi.
In che senso?
Oggi i servizi di sicurezza e protezione su smartphone sono di basso livello. Ad una recente presentazione a Milano, un esperto di una società di sicurezza israeliana ha dimostrato di essere in grado di rubare l’identità di qualsiasi persona in sala tramite Wi-Fi, riuscendo a mandare un SMS a nome della vittima.
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Secondo CA, le PMI sono consapevoli del problema?
Sempre di più. In alcune riunioni vedo crescere l’abitudine di lasciare lo smartphone fuori stanza, poiché sempre più manager sanno che alcuni malware possono effettuare registrazioni ambientali sfruttando il microfono. Certo, questa è una soluzione grossolana, ma dimostra che si sta diffondendo la consapevolezza dei rischi connessi agli smartphone.
Come si evolve la tecnologia per rimediare?
In varie forme. Fino a poco tempo fa c’erano solo servizi per la gestione pura e semplice delle funzionalità base (installazione di patch delle app aziendali, catalogazione di tutti i dispositivi…). Adesso si va verso un approccio più completo e si includono altri elementi nell’equazione: la messa in sicurezza tramite VPN della comunicazione tra smartphone e azienda, la protezione delle email (molto apprezzata dalle PMI), la condivisione sicura di file su Internet, in stile Dropbox ma in modo integrato con i sistemi aziendali. Per aziende più evolute ci sono infine servizi di assistenza per lo sviluppo di applicazioni. Noi offriamo tutti questi elementi e siamo i primi a farlo.
Facciamo un esempio concreto: cosa potrà fare una PMI?
Le telco possono avere un ruolo importante soprattutto tra le piccole e medie imprese, mentre le grandi aziende sono più autonome nell’installazione dei servizi di sicurezza. La PMI potrà ottenere un pacchetto da un operatore dove, oltre ad avere cellulare, connessione dati e volume di traffico, troverà anche servizi per proteggere il dispositivo da malware e furti di dati. Nel pacchetto potrà trovare anche, se interessata, servizi cloud per sviluppare applicazioni per il proprio business. Per esempio di tipo e-commerce, per offrire ai clienti la prenotazione online dei tavoli in un ristorante o delle camere in un albergo…
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Gli operatori italiani si stanno preparando a fare queste offerte?
Sì, diversi operatori telefonici, tra cui Telecom Italia, offrono già alle PMI servizi VPN. Stanno valutando, inoltre, sistemi di condivisione sicura di dati su portali, anche utilizzando i nostri servizi.
Il prossimo passo?
La gestione sicura dell’Internet delle cose. Per esempio, avremo sistemi di management centralizzato di vari sensori. Uno degli effetti possibili: i fornitori di energia elettrica potranno lanciare alle PMI proposte commerciali aggressive, possibili solo grazie a una gestione centralizzata dei consumi.
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