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Nella Spending Review un prelievo sulle pensioni

di Barbara Weisz

Pubblicato 13 Marzo 2014
Aggiornato 18 Settembre 2014 11:32

Ipotesi di contributo straordinario sulle pensioni sopra i 2mila euro nel Piano di Spending Review di Cottarelli: risparmiare fino a 36 miliardi nel 2016.

Spunta un nuovo prelievo sulle pensioni dal piano del commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, consegnato al Comitato interministeriale ed esposto in audizione in commissione Bilancio al Senato: un Piano che nel 2014 assicurerà da 3 a 5 miliardi. Nel 2015 dovrebbe fruttare 18 miliardi di euro e 36 nel 2016. Il tutto attraverso 33 azioni, che Cottarelli divide in due macrogruppi: immediati (2014) o strutturali (effetti in tre anni).

=>Spending Review: il Piano Cottarelli

Prelievo pensioni comuni

Fra le misure di spending review prese in considerazione c’è anche un contributo straordinario sulle pensioni destinato a colpire il 15% degli assegni più alti: non gli assegni d’oro ma trattamenti sopra i 2mila euro al mese. Il gettito, sarebbe impiegato alla defiscalizzazione degli oneri per le nuove assunzioni.
Immediata la reazione dei sindacati: “abbiamo sempre detto che le pensioni d’oro potevano essere un bacino possibile di richiesta di contributo e continuiamo a sostenerlo – dichiara Susanna Camusso, segretario generale della Cgil – ma è fondamentale dove si pone l’asticella: metterla su pensioni da 2.500 o 3mila euro è troppo bassa”. Le sigle confederali dei pensionati, Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, ritengono “«ormai del tutto evidente che i pensionati sono considerati a tutti gli effetti dei cittadini di serie B, non meritevoli di alcuna attenzione”.

Pensioni d’oro

Al momento si tratta di una proposta e non una misura in discussione, ma si possono fare due considerazioni: è già operativo un altro prelievo sulle pensioni d’oro (sopra i 7mila euro), previsto dalla Legge di Stabilità e comunque resta lo scoglio della Corte Costituzionale che ha bocciato il contributo 2011, già restituito: l’incostituzionalità è stata ravvisata nella mancanza di equità fiscale. Non è chiaro come un nuovo contributo, per di più esteso a trattamenti più bassi, possa essere compatibile con questa decisione della Corte.