Firmato ieri un protocollo d’intesa tra Unioncamere e il Comitato nazionale per il microcredito, sottoscritto anche dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, che si traduce in un fondo di garanzia di 10 milioni di euro che servirà a promuovere progetti di microfinanza.
Un’iniziativa volta a trovare una via di comunicazione con il sistema bancario, così da aiutare e sostenere i neo-imprenditori nella realizzazione delle loro imprese.
Secondo Ferruccio Dardanello di Unioncamere rappresenta un’opportunità da cogliere per gli imprenditori anche sul fronte dello sviluppo dell’auto-impiego e del rilancio delle piccole e medie imprese fortemente colpite dalla crisi internazionale.
Un accordo caratterizzato in primis dalla capacità di offrire tassi accessibili per i prestiti erogati. In questo modo, grazie al sostegno delle progettualità, anche chi appartiene a fasce sociali deboli e disagiate avrà la possibilità di diventare produttivo.
Il tetto massimo per progetto non è ancora stato definito, ma dovrebbe essere di circa 25mila euro.
Verrà quindi creato un gruppo consultivo che si occuperà anche di promuovere le attività di formazione degli operatori territoriali, oltre a partecipare ai bandi comunitari per ottenere ulteriori finanziamenti messi a disposizione dall’Ue. Una volta al mese e ogni semestre il gruppo consultivo si riunirà per fare il punto sull’avanzamento delle attività previste nell’accordo.
L’obiettivo generale è ovviamente quello di favorire i progetti di microcredito e microfinanza per le imprese italiane che intendono operare all’estero e di canalizzare le rimesse degli immigrati. «Una politica di inclusione sociale che sottende una logica di economia sociale e di mercato».