Il maxi-emendamento alla manovra economica allenta la morsa sulle imprese di assicurazioni. È stata infatti alleggerita la tassa sulle riserve assicurative del ramo vit,a ed è divenuta a geometria variabile.
Il testo della manovra è stato approvato dal Senato con 170 voti favorevoli e 136 voti contrari. Dopo la fiducia, il provvedimento passa alla Camera per la seconda lettura. Il via libera definitivo è atteso per il 29 luglio.
L’obiettivo sembra comunque rimanere quello di arrivare ad un introito fiscale aggiuntivo di circa 230 milioni a carico del settore assicurativo.
Per quanto concerne la tassazione parziale dell’incremento delle riserve del ramo vita, invece della percentuale fissa (10%) si introduce quella a geometria variabile, la proporzione tra la differenza tra i redditi d’impresa e i redditi esenti e l’ammontare lordo dei redditi.
Dunque gli oneri saranno maggiori per le compagnie che possiedono una maggiore quota di redditi con esenzioni fiscali. In ogni caso la percentuale non può essere inferiore al 95% o superiore al 97,5%, con relativa tassazione compresa tra il 5% ed il 2,5% dell’incremento delle riserve vita.
Proprio su questo principio di imposta basata sulla crescita si basano le polemiche delle imprese che si vedranno costrette a rivedere la propria strategia di crescita nel business vita, con conseguenti danni anche per i consumatori, che non potranno usufruire della stessa offerta di polizze vita.