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TARI: rincari del 600% rispetto alla TARES

di Teresa Barone

Pubblicato 12 Febbraio 2014
Aggiornato 13 Febbraio 2014 11:34

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Con la TARI gli esercizi commerciali subiranno rincari fino al +600%: l’allarme di Unimpresa.

Con la nuova TARI i commercianti italiani andranno incontro a rincari fino al +600%, versando cifre da capogiro che possono sfiorare i 30mila euro per 120 metri quadri. L’allarme arriva da Unimpresa, che ha monitorato gli aumenti medi stimati in tutte le Regioni della penisola effettuando simulazioni attraverso la rete di 900 Centri di assistenza fiscale disseminati lungo il territorio nazionale (si parla di un rincaro medio pari al +300%).

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Settori commerciali più colpiti

Secondo le stime di Unimpresa, le attività commerciali più colpite dai rincari saranno i negozi di ortofrutta, le pescherie, le attività di vendita di fiori e piante (aumento del +600%), mentre si prevede un incremento del +500% per le discoteche e del +450% per ristoranti e pizzerie. Secondo il presidente Paolo Longobardi: «Per i commercianti, e non solo, il 2014 potrebbe rappresentare l’annus horribilis fiscale. I negozianti sono vicini al collasso e la mazzata tributaria in arrivo potrebbe essere il colpo di grazia. La nuova IUC varata dal Governo è una presa in giro: non solo non si tratta di un balzello unico ma la TASI e la TARI saranno più care di IMU e TARES. Con la conseguenza di andare a gravare sulle piccole attività commerciali già stremate dalla crisi e dalla recessione.»

Soluzioni per sostenere il commercio

È sempre Longobardi a sottolineare l’operato di Unimpresa volto a trovare possibili soluzioni per ridurre l’impatto delle nuove imposte sugli esercenti, cercando un accordo con le singole amministrazioni comunali e nel rispetto delle priorità di bilancio: «il Governo deve intervenire e nell’ambito del tavolo di confronto con l’Anci deve studiare un intervento per aiutare il commercio.»