UE: nuove regole per un roaming meno costoso

di Tullio Matteo Fanti

1 Luglio 2010 14:30

logo PMI+ logo PMI+
Entrono in vigore le nuove regole e tariffe volute dalla Commissione Europea al fine di regolamentare il traffico dati/vocale in roaming. Fissato un tetto massimo di 50 euro mensili

Entrano in vigore da oggi primo luglio le nuove tariffe volute dalla Commissione Europea al fine di regolamentare il roaming tra gli operatori. Scendono i prezzi e viene introdotto il tanto atteso tetto massimo di spesa per la navigazione.

Novità di rilievo del nuovo pacchetto regole, un limite di spesa massimo per gli utenti, fissato in automatico a 50 euro mensili. Una volta raggiunti i 40 euro di spesa (80% del tetto), verrà inviato un primo avviso, mentre a 50 euro la trasmissione dati verrà interrotta, a meno che l’utente non faccia richiesta esplicita di proseguire.

Non è comunque obbligatorio sottostare al limite preso come riferimento: chi ha necessità di scambiare grandi quantità di dati anche dall’estero, potrà infatti richiedere al proprio gestore un tetto personalizzato.

La Commissione Europea ha inoltre rivisto al ribasso i prezzi per quanto riguarda le chiamate vocali e lo stesso scambio di dati in roaming: l’Eurotariffa prevede un massimo di 0,39 euro (Iva esclusa) per la chiamata, contro i “vecchi” 43 centesimi (-10%) e 0,15 euro (Iva esclusa) per la ricezione, contro i classici 19 (-20%).

Navigare su Internet passa da 1 euro a un massimo di 80 centesimi per megabite di dati trasmessi (0,50 euro dal luglio 2011). Per quanto riguarda invece gli SMS, è prevista una sola tariffa pari a 0,11 euro (-60%), mentre la ricezione non comporta alcun addebito.

Grazie al nuovo pacchetto non ci saranno quindi più bollette “da infarto” per chi si trova costretto, magari per motivi di lavoro, ad effettuare lunghe chiamate dall’estero o effettuare generosi scambi di byte.

Tuttavia, secondo la Commissione, nonostante l’introduzione dei limiti stabiliti per legge, il mercato del roaming «non è ancora abbastanza competitivo da offrire ai consumatori la scelta e i prezzi migliori»; entro il 2015 la differenziazione tra le tariffe di roaming e quelle nazionali dovrebbe divenire pressoché nulla.