I media digitali guideranno la crescita del mercato pubblicitario nei prossimi anni. Oggi la quota di mercato occupata da Internet in Europa è pari al 7%, in Italia del 5%. A febbraio si era già registrato un importante aumento, ma nell’arco del 2007 l’investimento sui media on line sarà ancora maggiore: + 65% rispetto all’anno scorso, molto di più rispetto agli altri strumenti di comunicazione.
La tv infatti aumenterà del 23%, i periodici del 13%, l’outdoor del 9%, le radio del 3%. Per i quotidiani è invece prevista una diminuzione: -13%.
I dati arrivano da GroupM, la parent company dei centri media del gruppo Wpp, che controlla circa il 30% del mercato pubblicitario mondiale.
«Da Internet all’iptv, alla tv mobile al social network, il digitale sta diventando sempre più pervasivo – afferma Federico Rampolla, interaction director di GroupM Italia – ma in Italia gli editori stentano ancora a trovare la propria strada. Molti non hanno ancora sviluppato una strategia coerente e duratutura in questo settore».
«Per un editore (ma il discorso vale anche per le agenzie e le aziende in genere), oggi sono possibili tre strategie nel confronti del digitale: stare a guardare, il che vuol dire uscire dal mercato; seguire quello che fanno gli altri, “copiare”, il che significa rinunciare alla leadership, oppure giocare, impegnarsi in prima persona. E questa – sostiene Rampolla – è l’unica strategia possibile».
«È vero che alcuni mercati esteri sono più maturi del nostro – prosegue Rampolla – ma anche noi comunque abbiamo già superato il punto di svolta. La quota di mercato della comunicazione on line sta crescendo rapidamente e prima o poi arriveremo al sorpasso rispetto agli altri media».