Conto alla rovescia in vista della scadenza del 24 gennaio della mini IMU: per i contribuenti, oltre al danno (conguaglio d’imposta inatteso) anche la beffa (il costo del CAF, a volte superiore alla tassa). Secondo i calcoli della UIL, l’esborso medio per l’imposta sarà di 40 euro mentre quello dell’assistenza fiscale può arrivare a 30 euro.
Costi CAF
I calcoli sono comunque teorici, visto la Mini-IMU varia molto a a seconda delle città e delle tipologie di immobili, mentre le tariffe applicate dai CAF possono anche essere decisamente più basse. A chi si è già avvalso del centro di assistenza fiscale per pagare l’IMU negli anni scorsi spesso non viene chiesto nulla, mentre chi è iscritto al sindacato paga anche meno di 5 euro (tariffe a seconda del Caf e della città).
Esborso Mini IMU
La città in cui la stangata sarà più cara è Milano: i calcoli della Cgia di Mestre indicano per un’abitazione di tipo civile (categoria A2) importo medio di 200 euro. Seguono Genova con 158 euro e Torino a quota 152. Se l’immobile è di minor pregio (categoria catastale A3) il costo scende a 87 euro a Milano, che resta la più cara, seguita però in questo caso da Siena (84 euro) e Genova (83 euro). La top ten delle città più care per le prime case in categoria C2 vede, dopo le prime tre sul podio, Siena, Foggia, Napoli, Benevento, Cosenza, Catania e Bologna. A Roma (aliquota 0,5%) l’esborso medio è pari a 78 euro per una casa di categoria A2 e a 59 euro per un’abitazione di categoria A3.
Viceversa, le città in cui il versamento medio è più economico sono Grosseto, Varese e Teramo, dove per le case di categoria A2 il costo medio è pari a 16, 22 e 23 euro, mentre per gli immobili di categoria A3 scende a 13 euro (per Grosseto e Teramo) e 16 euro a Varese.
Su cento comuni italiani capoluogo di regione, sono 48 quelli che applicheranno la cosiddetta mini IMU, e di questi ce ne sono 23 (fra cui Milano e Napoli) che per il 2013 avevano deliberato l’aliquota IMU più alta (lo 0,6%). I calcoli sono stati effettuati sulla base delle rendite catastali medie nelle diverse città, delle aliquote applicate, e tenendo conto in tutti i casi solo della detrazione base di 200 euro (senza i 50 euro in più per ogni figlio).