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Dichiarazione dei Redditi 2014: spazio al Redditometro

di Barbara Weisz

Pubblicato 20 Gennaio 2014
Aggiornato 3 Marzo 2014 13:38

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Nel 730 e CUD 2014 compare l'informativa su reddito e dati personali, utilizzabili dall'Agenzia delle Entrate ai fini del Redditometro: le regole del Garante Privacy.

I dati in dichiarazione dei redditi possono essere usati per l’applicazione del Redditometro, compresi quelli sulla composizione del nucleo familiare. Tuttavia, non verranno comunicati a soggetti esterni e la loro titolarità spetta esclusivamente all’Agenzia delle Entrate: è questa, in sintesi, l’informativa contenuta nelle istruzioni per la compilazione dei modelli fiscali 2014 (730 e CUD…), che di fatto segna l’ingresso del nuovo Redditometro nelle future dichiarazioni quale strumento di accertamento sintetico.

Dichiarazioni e Redditometro

L’informativa risponde a una precisa richiesta del Garante Privacy e, fra le garanzie a tutela dei contribuenti, c’è anche la sua messa in evidenza sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate (eccola). Sull’informativa online, viene specificato che il Fisco può «procedere alla ricostruzione del reddito di ciascun contribuente mettendo a confronto il reddito dichiarato con le spese effettuate nell’anno» e che «tale metodo di controllo è applicabile ai redditi relativi all’annualità 2009 e seguenti».I dati vengono trattati con modalità totalmente informatizzate: la ricostruzione sintetica avviene mettendo a confronto reddito e spese sostenute o ricavate da elementi certi (classico esempio: il possesso di un immobile comporta le relative spese di mantenimento). Si conferma che i contribuenti a maggior rischio evasione verranno selezionati sulla base di scostamenti fra reddito dichairato e spese effettuate superiori al 20%.

Medie ISTAT

Non viene specificato nulla sul fatto che la ricostruzione possa tener conto anche delle medie ISTAT, previste sia dal decreo sul Redditometro, sia dalla circolare applicativa della stessa Agenzia, pur in versione mitigata (anche dopo le ripetute critiche). E il modo in cui potranno essere utilizzati i dati ISTAT è uno dei nodi ancora da sciogliere per far partire operativamente l’inivio delle famose 35mila lettere ai contribuenti selezionati a maggior rischio evasione, bloccate dal garante nel settembre scorso. In vista, c’è con ogni probabilità un provvedimento applicativo dell’Agenzia delle Entrate che fornisca agli uffici istruzioni precise su come muoversi nei confronti del contribuente in sede di applicazione del nuovo Redditometro.