Tratto dallo speciale:

Mini IMU il 24 gennaio: mappa dei costi e lista dei Comuni

di Barbara Weisz

Pubblicato 9 Gennaio 2014
Aggiornato 21 Gennaio 2014 09:08

logo PMI+ logo PMI+
E' ufficiale: in circa 2400 i Comuni si deve pagare la Mini-IMU entro il 24 gennaio. Ecco mappa delle città italiane e il peso dell'imposta a confronto, con gli esempi di calcolo.

Mentre il Governo consente ai sindaci di aumentare la tassa sulla casa 2014 (TASI-IMU), i contribuenti sono alle prese con le imposte 2013 sull’abitazione principale e relative pertinenze: diversamente dall’acconto abolito per tutti, il saldo è stato eliminato solo nei Comuni che hanno mantenuto l’aliquota entro lo 0,4%. Il 24 gennaio scade dunque il pagamento della mini-IMU, una sorta di “conguaglio” deciso con il Dl 133/2013: la richiesta di accollarsi anche il 40% – a carico dei contribuenti – della differenza tra tassa standard e quella con aliquota maggiorata, non è stata infatti  accolta dallo Stato.

Comuni in cui si paga

Si va alla cassa in circa 2.400 municipalità. La mini IMU si paga in tutti i Comuni che hanno stabilito aliquote più alte dello 0,4%, tra cui: Milano (0,6%), Roma (0,5%), Torino (0,575%), Napoli (0,6%), Bologna (0,5%), Palermo (0,48%), Genova (0,58%), Catania (0,6%), Ancona (0,6%), Potenza (0,6%), Catanzaro (0,6%), Campobasso (0,5%) e Perugia (0,6%).Ricordiamo che, fra le grandi città o capoluoghi di regione, non devono pagare nulla le prime case di: Firenze, Bari, Venezia, Aosta, Bolzano, Trento, Udine, Pescara, l’Aquila, Trieste, Cagliari.

Elenchi e delibere

La lista completa con tutte le delibere, è disponibile presso il sito del Ministero delle Finanze. Attenzione agli elenchi stilati dai siti che offrono sistemi di calcolo: sono stati appurati dei “buchi” per errata trascrizione, pur con tanto di delibera 2013 linkata. Invitiamo dunque a verificare sul sito del Ministero, che offre una mappa regione per regione, tramite cui individuare il proprio Comune e verificare le delibere con relativa aliquota. Ogni contribuente, per sapere esattamente come comportarsi, può anche andare sul sito del proprio Comune di appartenenza e verificare cosa prevede la delibera 2013 per le abitazioni principali. Poichè in molti casi abbiamo appurato che l’informazione non è chiaramente presentata sui siti dei Comuni, rimane valida l’alternativa sopra indicata.

Calcolo della tassa

Per calcolare quanto si paga (vai al tutorial sulla mini IMU) si può ricorrere ai software online oppure, manulamente, calcolare prima l’IMU con l’aliquota del Comune (applicando anche tutte le detrazioni previste) e poi farlo con l’aliquota standard dello 0,4%, sempre inserendo le eventuali detrazioni. A questo punto si sottraggono i due risultati e si estrapola il 40% di quanto ottenuto dalla sottrazione. Facciamo qualche esempio concreto per un immobile con imponibile IMU di 90mila euro in cui abita una famiglia con un figlio.

  • Roma: lo 0,5% di 90mila euro è 450 euro, a cui bisogna applicare la detrazione di 200 euro per la prima casa, e 50 euro per il figlio, ottenendo 200 euro. Lo 0,4% di 90mila euro è 360, sottraendo le detrazioni si ottiene 110. Quindi: 200-110= 90 euro. La mini IMU sarà pari al 40% di 90 euro, quindi a 36 euro.
  • Milano: qui come detto l’aliquota 2013 è pari a 0,6%. Applicandola ai 90mila euro di imponibile IMU si ottiene 540, sottraendo le detrazioni si arriva a 290 euro. Lo 0,4% comprensivo di detrazioni è sempre lo stesso, 110 euro, sottraendolo a 290 si ottiene 180. La mini IMU (il 40% di 180) sarà quindi pari a 72 euro.

Si ricorda che il conguaglio si paga con il modello F24 e che non riguarda le prime case di lusso, di categoria A1, A8 e A9, che hanno già pagato la secona rata IMU di dicembre.