Microsoft Office Web Apps al via, per ora non in Italiano

di Tullio Matteo Fanti

9 Giugno 2010 11:15

logo PMI+ logo PMI+
Microsoft rilascia Office Web Apps, la versione online del pacchetto Office 2010. Il servizio, per il quale è sufficiente un ID Windows Live, non è però al momento accessibile in Italiano

Microsoft ha annunciato la disponibilità del servizio Office Web Apps, la versione online del pacchetto Office 2010, grazie al quale diventa possibile trovare nuove forme di collaborazione, anche in mobilità, utilizzando i ben noti programmi MS Office. Office Web Apps non è però al momento raggiungibile dall’Italia.

Rispetto ai corrispettivi applicativi compresi nel pacchetto tradizionale, si tratta di versioni “light”: Word ad esempio offre, almeno nella sua prima implementazione, la possibilità di stampare documenti, di copiare/incollare del testo, inserire immagini, hyperlink, creare tabelle e usufruire del correttore grammaticale.

Anche Excel, PowerPoint e OneNote posseggono solamente un numero limitato di funzionalità; Microsoft intende comunque ampliare nel tempo le loro potenzialità e renderli quindi decisamente più produttivi ed appetibili, diminuendo progressivamente le distanze con le versione desktop in osservanza a quelli che sono i limiti e le necessità stringenti del mondo mobile.

Office Web Apps si integra con Windows Live SkyDrive, offrendo così 25Gb di spazio online per l’archiviazione dei dati. Per accedere al servizio è necessario possedere un Windows Live ID.

Per utilizzare le versioni online di Word, Excel, PowerPoint e OneNote non è necessario installare alcun software aggiuntivo e neppure possedere il pacchetto Office; è sufficiente un browser a scelta tra Internet Explorer, Firefox e Safari.

Office Web Apps, come accennato, è però al momento accessibile soltanto negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Canada ed in Irlanda con supporto alle lingue francese e spagnola. Le versioni nelle altre lingue internazionali, italiano compreso, saranno disponibili nel corso dei prossimi mesi per creare una risposta concreta a Google ispirandosi alla filosofia “software-plus-service” su cui Microsoft intende costruire il futuro di Office e della propria relazione con gli utenti.