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Legge di Stabilità: nuovo pacchetto del Governo

di Barbara Weisz

Pubblicato 20 Novembre 2013
Aggiornato 25 Novembre 2013 07:35

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Emendamenti tagliati e maxi-emendamento del Governo per velocizzare i lavori: TUC con detrazioni, più sconti in busta paga, garanzie sui crediti alle imprese, aliquote ridotte per Partite IVA.

Sforbiciata rispetto agli oltre 3mila emendamenti presentati in commissione Bilancio al Senato sulla Legge di Stabilità: ne sono rimasti 548 (179 Pd, 115 Forza Italia, 73 M5S, 51 Nuovo centrodestra, 39 Scelta Civica, 27 SEL, 22 Gruppo delle Autonomie, 26 Lega, 16 Grandi Autonomie e Libertà), ma si attende un maxi-emendamento del Governo che potrebbe tagliare la testa al toro e accelerare l’iter della manovra, da approvare entro il 27 novembre per poi passare in seconda lettura alla Camera.

Pacchetto del Governo

Il nuovo pacchetto Governo-relatori dovrebbe contenere una rivisitazione dei principali capitoli al centro del dibattito, dal taglio del cuneo fiscale alle tasse sulla casa.Nel maxi-emendamento la novità principale dovrebbe riguardere l’imposizione sugli immobili: il Ddl introduceva la Trise (Tari + Tasi, che incorpora l’IMU prima casa) ma un emendamento la sostituirebbe con la Tuc rimodulando al ribasso le aliquote; quest’ultimo resterebbe il modello di riferimento. In pratica, un’imposta comunale unica con due componenti (servizi + patrimoniale) ma in più con la previsione di detrazioni in stile IMU, per la quale, lo ricordiamo, è in cantiere un decreto ad hoc per ufficializzare l’abolizione del saldo di dicembre.

Lavoro

Sul fronte cuneo fiscale, si prevede di concentrare l’aumento in busta paga per i lavoratori sulle fasce di reddito fino a 28mila euro. Per quanto riguarda le imprese è invece attesa la misura annunciata dal viceministero delll’Economia Fassina (piattaforma per l’accesso al credito delle PMI) con cui la Cdp acquista dalle banche pacchetti di credito da erogare alle aziende. E si è anche parlato di uno stop all’aumento dell’aliquota contributiva delle Partite IVA per l’intero 2014 (alla Gestione Separata Inps si continuerebbe a pagare il 27%).

Altri interventi attesi

  • 200 mln al fondo per le politiche della famiglie nel 2014-2016 (100 mln nel 2014 e 50 mln per ciascuno dei successivi) e 100 mln in più nel 2015 all’ANAS, oltre ai 335 mln del 2014.
  • Blocco del voto per le elezioni provinciali fino a giugno 2014 (se scadono prima le amministrazione scatta il commissariamento).
  • 45 milioni per il fondo di garanzia per la costruzione, ammodernamento e acquisto di impianti sportivi (nuovi stadi), semplificando le procedure di investimento privato per renderli centri ricreativi a 360 gradi (ristoranti, cinema, negozi).