Arriva a giorni il nuovo Decreto IMU che elimina definitivamente la seconda rata dell’imposta municipale 2013 sugli immobili: il testo sarà approvato dal prossimo CdM. Secondo le anticipazioni, l’abolizione del abolizione del saldo IMU riguarderà la prima casa (tranne gli immobili di lusso dei gruppi catastali A1, A8 e A9) ma non i terreni agricoli e le case rurali. Queste tipologie di immobili verrebbero escluse per problemi di copertura finanziaria (2 miliardi di euro).
Se il calendario verrà rispettato, il Governo effettuerà il versamento ai Comuni entro il 30 novembre (giorno di chiusura dei bilanci) le somme necessarie a coprire i mancati introiti IMU. Attenzione: il rimborso agli enti locali, secondo quanto si apprende, avverrà in base all’aliquota standard, il che significa che i Comuni che la prevedono più alta ci rimetteranno soldi rispetto ai budget previsti. In compenso, lo Stato risparmierà altri 500 milioni.
Come sottolineato dal premier Letta, le coperture per finanziare l’abolizione del saldo IMU arriveranno dall’aumento degli acconti fiscali per banche e assicurazioni: l’aliquota per queste società finanziarie salirà al 116%. In cambio, potranno contabilizzare nei bilanci 2013 gli effetti della rivalutazione delle quote della Banca d’Italia.
Dal 2014, l’IMU sulla prima casa sarà poi inglobata nella nuova Service Tax comunale, che è uno dei temi caldi in sede di discussione parlamentare del Ddl di Stabilità.
Infine, non si esclude che il decreto IMU in arrivi contenga anche i 330 milioni di rifinanziamento della cassa integrazione in deroga 2013.