Con il Messaggio n. 17606 l’INPS fornisce nuovi chiarimenti per gli esodati, precisando i casi in cui i lavoratori che rientrando nelle seguenti categorie possono o meno accedere alla terza salvaguardia dalla Riforma delle Pensioni (quella prevista dall’articolo 22 del DL 95/2012 – Spending Review):
- lavoratori che maturano i requisiti pensionistici previgenti alla data di entrata in vigore del decreto legge n. 201/2011 successivamente al 31 dicembre 2011, ma prima dell’inizio del periodo di fruizione dell’indennità di mobilità;
- lavoratori che, nell’ambito degli accordi governativi per la gestione delle eccedenze occupazionali, vengono a beneficiare di due successivi ammortizzatori sociali: CIGS, nel corso della quale maturano, dopo il 31 dicembre 2011, i previgenti requisiti pensionistici, e indennità di mobilità.
I salvaguardati
Questi lavoratori possono accedere alla salvaguardia prevista dall’articolo 22, comma 1, lettera a) del decreto legge n. 95 del 2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 135 del 2012, solo nel secondo caso, ovvero se non riescono a perfezionare entro il termine della fruizione degli strumenti di sostegno al reddito (CIGS e mobilità) i requisiti pensionistici previsti dal D.L. n. 201/2011 (Decreto Fare).
Esodati esclusi
Coloro che invece maturino i requisiti entro tale termine non potranno accedere alla salvaguardia, dunque non potranno far riferimento alle regole previdenziali precedenti alla Riforma delle Pensioni Fornero (Legge 214/2011). L’Istituto ricorda che la Legge n. 135 del 2012 (i cui dettagli sono stati illustrati con il messaggio INPS n. 4768 del 2013) è volta a tutelare i lavoratori coinvolti nelle procedure di gestione degli esuberi attraverso accordi in sede governativa stipulati entro il 31 dicembre 2011, data di entrata in vigore della Riforma delle Pensioni Fornero. L’Istituto precisa infine che le procedure informatiche per la gestione della salvaguardia in questione verranno adeguate in base a quanto precisato dal Messaggio n. 17606.
Per maggiori informazioni consulta il Messaggio n. 17606 del 4 novembre 2013