Tra gli obiettivi che il Governo si pone con la Legge di Stabilità c’è il rilancio dell’economia e della competitività delle imprese italiane. Parte integrante di questo percorso è l’innovazione tecnologica, le cui misure di incentivazione nella Legge di Stabilità vengono stabilite dal comma 10 dell’articolo 4.
Banda Larga nella Legge Stabilità
Nell’ultima versione uscita dal Consiglio dei Ministri, la Legge di Stabilità autorizza la spesa per completare il Piano Nazionale Banda Larga definito dal Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le comunicazioni e autorizzato dalla Commissione Europea, ma non quantifica l’investimento necessario. Sparisce quindi il riferimento ai 20,75 milioni di euro per l’anno 2014 precedentemente previsti dall’Agenda Digitale, mettendo a rischio i progetti volti a combattere l’annoso problema del Digital Divide quindi lo sviluppo di infrastrutture fisiche a banda larga ed ultralarga. Per la conferma bisogna aspettare il 22 ottobre, quando arriva in Senato la versione finale della Legge di Stabilità 2014 per iniziare il cammino parlamentare. Sembra ripetersi quanto già avvenuto con il decreto Fare che aveva fatto sparire i 20 milioni di euro per la banda larga ed il digital divide (che facevano parte dei 150 finanziati dal Crescita 2.0 per l’Agenda Digitale), per coprire alcuni provvedimenti. Poi lo stanziamento era stato re-inserito nel Ddl Stabilità e ora è nuovamente sparito.