«I bilanci in rosso hanno portato ad un fisiologico calo degli investimenti in risorse umane nel 2009 e per l’anno in corso la situazione peggiorerà, visto che solo una Pmi su sette potrà permettersi di fare nuove assunzioni». Sono le allarmanti considerazioni di Paolo Galassi, Presidente di Confapi, espresse a margine della diffusione dei dati ISAE sull’occupazione.
L’ultimo sondaggio Confapi ha inoltre rivelato che tra le piccole e medie imprese italiane, 1/5 effettuerà tagli al personale.
Nel 2009 i bilanci aziendali delle Pmi sono stati sconfortanti: soltanto il 41% ha registrato utili. Il 59% ha chiuso in pareggio o perdita e il 3% ha registrato perdite gravi.
Le ripercussioni sul mercato del lavoro sono state evidenti, come rivelato ieri dall’ISAE: le aziende che hanno potuto permettersi di assumere sono scese dal 42,2% del 2008 al 28,6% del 2009.
La maggior parte dei nuovi contratti avviati prevedono rapporti di lavoro dipendente a tempo determinato (da tre mesi a un anno), mentre – come si evince dalla nota mensile dell’ISAE “La domanda di lavoro in tempi di recessione” – le assunzioni a tempo indeterminato sono quasi scomparse tra le Pmi, tanto che a livello locale si moltiplicano i bandi per contributi a fondi perduto volti a strutturare i precari in azienda.