La procedura utilizzata dall’Agenzia delle Entrate per identificare eventuali evasori fiscali. Analizziamo il meccanismo del nuovo Redditometro al fine di evitare problemi con il Fisco.
Liste selettive
Incrociando con il reddito dichiarato la somma delle spese ricavate da circa 130 banche dati a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, il Fisco inserirà il contribuente in una lista selettiva per uno scostamento pari o superiore al 20%. Ecco le spese considerate:
- presenti in Anagrafe o in dichiarazione dei redditi;
- per mantenere i beni presenti in Anagrafe Tributaria;
- per investimenti nell’anno oggetto di controllo;
- medie ISTAT in caso di passaggio alla fase successiva.
Questionario e contraddittorio
Ai soggetti inseriti nelle liste selettive viene recapitato un questionario con richiesta di chiarimenti (la mancata risposta al questionario comporta una sanzione compresa tra 258 e 2.065 euro) sugli elementi rilevati, da fornire in sede di contraddittorio, che rappresenta un’opportunità per difendersi prima che sia emesso l’accertamento vero e proprio. In tale ambito è bene produrre tutti i documenti necessari poiché quelli non prodotti non potranno essere presi in considerazione in favore del contribuente in sede di contenzioso. Al contribuente vengono offerti non meno di 15 giorni per reperire i dati e consegnarli all’ufficio preposto. L’ufficio attesta il deposito della memoria e valuta le argomentazioni difensive avanzate. Il contribuente potrà dimostrare situazioni e fatti certi o fornire le prove che dimostrino che le spese certe sono state finanziate con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta. Se le argomentazioni saranno convincenti la questione sarà chiusa.
Accertamento con adesione
Qualora l’ufficio ritenesse sussistenti elementi per fondare un atto impositivo invierà un nuovo invito a comparire per l’avvio dell’accertamento con adesione. Il contribuente viene informato sul maggior reddito sinteticamente attribuibile e sulle maggiori imposte dovute. Sarà sua scelta comparire aderendo al pagamento integrale delle maggiori imposte e sanzioni o avviare un contenzioso da accertamento con adesione, presentando ulteriori elementi difensivi: se sussisteranno gli estremi per una riduzione della pretesa, l’Agenzia delle Entrate presenterà una proposta al contribuente, che accetterà o meno.
Accertamento e ricorso
Se il contribuente non accetta, l’ufficio gli notificherà l’avviso di accertamento, lasciandogli 60 giorni di tempo per presentare un ricorso ribadendo le argomentazioni presentate nelle due fasi del contraddittorio e richiedere la sospensione giudiziale dell’atto. L’ufficio, ricevuto il ricorso del contribuente, predispone la memoria di costituzione in giudizio con la quale chiede al giudice la conferma dell’atto impositivo.
Riscossione
Se entro 60 giorni il contribuente non versa un terzo delle maggiori imposte, l’Agenzia delle Entrate affiderà il contribuente a Equitalia, che informerà di avere ricevuto l’affidamento del credito. Le azioni esecutive resteranno comunque sospese per 180 giorni. Il contribuente potrà richiedere a Equitalia la rateazione.