La risoluzione n.27/E dell’Agenzia delle Entrate illustra le modalità di vendita con carte prepagate con cui avere accesso a servizi di varia natura. Cerchiamo dunque di sciogliere tutti i dubbi sulla loro gestione, ai fini IVA e fiscali, e di capire i risvolti contabili per un’impresa che firma un contratto di servizi, ad esempio con il Comune.
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Immaginiamo allora la società Alfa SpA che stipula in data 01.04.n con il Comune di Roma un contratto di servizi biennale finalizzato a favorire per i turisti l’accesso a musei e beni culturali sul territorio tramite istituzione, promozione e diffusione delle card, che consentono anche la fruizione gratuita dei mezzi di trasporto pubblico locale.
L’accordo fra le parti prevede che la società osservi le seguenti disposizioni: stipulare le convenzioni con i musei e le società di trasporto; individuare i rivenditori delle card (librerie, edicole, negozi, cartolerie); incassare e custodire temporaneamente i ricavi della vendita delle card ricevuti dai rivenditori; comunicare al Comune mese per mese il valore complessivo degli introiti.
I rivenditori dovranno versare gli incassi alla società entro il giorno 1 del mese successivo a quello cui si riferiscono i proventi della vendita, mentre la società dovrà comunicarne l’ammontare degli introiti entro giorno 5 del mese successivo a quello cui si riferiscono gli incassi al Comune, in modo da poter calcolare le ripartizioni delle quote spettanti alle diverse parti e versare i compensi ai musei convenzionati e alle società di trasporto entro giorno 16 del mese successivo a quello cui si riferiscono gli incassi.
A fronte di questo servizio, il Comune riconoscerà alla società la somma di euro 100.000 l’anno in quote trimestrali anticipate. Il pagamento avverrà entro 30 giorni dall’emissione fattura. Resta inteso che tutte le spese derivanti dall’istituzione, promozione e diffusione delle card (servizi di grafica, pubblicità e marketing) sono a carico della società. Ebbene, secondo l’Agenzia delle Entrate, il rapporto tra Comune, società e rivenditori integra un contratto di mandato all’incasso con rappresentanza, in forza del quale la società agirà in nome e per conto del Comune. Il rapporto, pertanto, si instaurerà tra cliente finale e Comune, mentre la società rappresenterà esclusivamente lo strumento attuativo della politica commerciale prescelta.
Alla luce di ciò, analizziamo quindi gli adempimenti contabili che la società dovrà osservare. In data 01.04.n viene stipulata la convenzione: l’accordo prevede il pagamento anticipato del primo trimestre i corrispettivi corrisposti dal Comune saranno soggetti ad aliquota ordinaria. Inoltre, ai fini fiscali la società dovrà tenere conto dei corrispettivi corrisposti dal Comune quale compenso per l’attività svolta e dei costi sostenuti per portare a termine l’attività richiesta dal contratto stipulato: la società emette fattura per euro 25.000 + IVA.
Dare: Crediti verso Enti pubblici – 30.000,00. Avere: Compensi contratto servizi Comune Roma – 25.000,00; I.V.A. c/vendite – 5.000,00.
In questo caso il conto Compensi contratto servizi Comune Roma è un conto di ricavo, ascrivibile in “Avere” del Conto Economico: è questo il valore che va tenuto in considerazione ai fini fiscali. In data 02.04.n la società Alpha SpA acquista stampati dalla ditta Gamma Srl pari a euro 10.000 + IVA, necessari a realizzare le card. Il regolamento della fattura è previsto, tramite bonifico bancario, entro 17.05.n.
Dare: Spese per servizi di stampa – 10.000,00; I.V.A. c/acquisti – 2.000,00. Avere: Debiti v/fornitori – 12.000,00. Il conto Spese per servizi di stampa è un conto di costo, ascrivibile in “Dare” del Conto Economico: questo è il valore da tenere in considerazione ai fini fiscali.
In data 30.04.n la società Alfa incassa la fattura del Comune di Roma: Dare: Banca X c/c – 30.000,00; Avere: Crediti verso Enti pubblici – 30.000,00.
In data 01.05.n riceve dai rivenditori la somma di euro 75.000 derivante dalla vendita delle card: non saranno rilevate ai fini fiscali in quanto somme temporaneamente incassate e custodite in nome e per conto del Comune. Pertanto l’articolo in contabilità sarà: Dare: Banca X c/c – 75.000,00. Avere: Card servizi c/importi da ripartire – 75.000,00. Il conto Card servizi c/importi da ripartire non influisce sul Conto Economico della Alfa in quanto non rappresenta un ricavo ma piuttosto un debito verso gli attori dell’accordo. In data 05.05.n il Comune di Roma comunica alla ditta Alfa le ripartizioni dei compensi sulle somme incassate.
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Il prospetto di riparto è il seguente: Comune di Roma. 18.750,00; Società di Trasporti: 22.500,00; Musei: 22.500,00; Rivenditori: 11.250,00. La ditta Alfa riporterà in contabilità la seguente registrazione contabile: Dare: Card servizi c/importi da ripartire – 75.000,00; Avere: Comune Roma c/liquidazione – 18.750,00; Soc. Trasporti c/liquidazione – 22.500,00; Musei c/liquidazione – 22.500,00; Rivenditori c/liquidazione – 11.250,00.
Con questa scrittura contabile, ad essere movimentati sono esclusivamente conti ascritti nel passivo dello Stato Patrimoniale, in quanto rappresentano un debito che la società Alfa ha nei confronti degli attori. Tale debito sarà estinto il 16.05.n con la scrittura del versamento delle somme agli attori.
Dare: Comune Roma c/liquidazione – 18.750,00; Soc. Trasporti c/liquidazione – 22.500,00; Musei c/liquidazione – 22.500,00; Rivenditori c/liquidazione – 11.250,00; Avere: Banca X c/c – 75.000,00. Non saranno rilevate ai fini fiscali le somme erogate a titolo di aggi ai soggetti deputati alla distribuzione delle carte né i compensi corrisposti ai musei convenzionati o all’azienda di trasporti.
Come si può notare, infatti, le operazioni dei giorni 01.05.n, 05.05.n e 16.05.n si compensano tra di loro restituendo un valore di bilancio pari a zero, esente ai fini fiscali e IVA. In data 17.05.n la ditta Alfa provvede al pagamento della fattura della ditta Gamma.
Dare: Debiti v/fornitori – 12.000,00; B: Banca X c/c – 12.000,00. Quel che abbiamo visto non è il modus operandi da seguire pedissequamente ma una delle tante soluzioni contabili adottabili alla luce di quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate.