Il 2010, anno della ripresa economica? A dispetto del sidagio di tante piccole imprese, secondo Assinform sarà così, almeno guardando al comparto tecnologico e agli investimenti in Information Technology, come da consuntivo di fine primo trimestre dell’anno. Vero traino, l’IT avrà un ruolo decisivo nei processi di crescita, produttività e competitività del Paese.
È quanto emerge dallo studio Assinform “IT per lo sviluppo“.
Il rapporto ha individuato, come primo aspetto di digital divide da combattere in Italia, la tendenza a sottovalutare l’importanza dell’IT nella dinamica della ripresa.
Invece, è necessario seguire gli esempi delle economie americana, giapponese e dei paesi emergenti che, nel primo trimestre 2010, hanno già fatto registrare punte di crescita del 24% in alcuni segmenti di questo settore.
Nel corso dell’incontro con i maggiori esponenti del mondo istituzionale e imprenditoriale italiano, Assinform ha presentato il progetto, intitolato anch’esso “IT per lo sviluppo”, con l’obiettivo di proporre e idee su come utilizzare la leva delle nuove tecnologie per il rilancio dell’economia italiana e la modernizzazione del Paese ma anche di costituire un luogo di confronto sul tema aperto al contributo di tutti.
In pratica si tratta di un osservatorio permanente a cui partecipano oltre 70 imprenditori e manager in rappresentanza di 35 imprese IT associate, sotto la coordinazione di Biagio De Marchis, vicepresidente di Assinform.
Con particolare riferimento a settori pubblico, dei distretti industriali e Made in Italy, bancario, Università e Ricerca, lo studio ha rilevato alcuni fattori comuni di deficit che devono assolutamente essere colmati in Italia, in primis legati alle infrastrutture digitali, all’alfabetizzazione informatica, alla consapevolezza dei vantaggi che l’It può apportare a imprese e istituzioni, alla formazione continua, alla collaborazione fra mondo della ricerca e imprese.
Oltre a questi i moniti Assinform ha individuato anche i buoni esempi presenti in Italia, analizzando i quali ha definito delle linee guida che imprese e istituzioni dei quattro settori dovrebbero iniziare ad applicare utilizzando l’IT come fattore di sviluppo. In particolare per le imprese del Made in Italy sarebbe più conveniente agire e innovare per “reti” anziché per “punti”.