Vita dura per molte Pmi quotate, alla luce delle indicazioni degli organismi di vigilanza Banca d’Italia,Consob e Isvap.
Con un documento congiunto (del 3 marzo 2010) diverse aziende sono state invitate ad apportare revisioni significative a diverse voci contabili del proprio bilancio in relazione all’eservizio 2009.
La conseguenza diretta? Lo slittamento dell’approvazione dei bilanci 2009 da parte dei Consigli di Amministrazione.
In particolare alle società veniva richiesto di fornire maggiori informazioni su ristrutturazioni del debito, attività immateriali a vita utile indefinita (tra cui l’avviamento) e partecipazioni.
Il risultato finale è stato un generale peggioramento dei risultati 2009 ottenuto dalle società interessate.
La nota, dunque, si riferisce tanto agli esercizi 2009 che a quelli 2010. La vicenda è utile a rendere note a tutte le Pmi quotate o che pensano di quotarsi la necessità di allinearsi alle direttive.
Il documento congiunto, infatti, offre numerose precisazioni sulle informazioni da devono essere fornite in bilancio in relazione ristrutturazioni del debito, ad esempio, richiamando anche l’attenzione sui nuovi obblighi informativi sulla “gerarchia del fair value” o sul cosiddetto “impairment test”.