Nonostante le potenzialità del Fotovoltaico in Italia, il settore continua a generare preoccupazioni. A lanciare il nuovo allarme è Anie (Confindustria), cui fa capo il GIFI (Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane.
Le recenti sentenze della Corte Costituzionale 119, 120 e 124, minacciano lo sviluppo del mercato e i suoi attuali 17mila posti di lavoro.
Come? Giudicando incostituzionali alcune parti delle leggi regionali sulle rinnovabili della Puglia (legge n.31 e n.25 del 2008) e della Calabria (leggi n.38 e n.42), tra le quali la disciplina dei processi autorizzativi.
Una decisione che ha già causato la sospensione di finanziamenti da parte di molte banche, mettendo a rischio investimenti per milioni di euro.
ANIE/GIFI chiede al Governo di intervenire tempestivamente perchè si raggiungano gli obiettivi prefissati, ricordando che il Fotovoltaico in Italia è capace di contribuire per il 5% alla domanda di energia elettrica nazionale e che l’industria di riferimento ha già pianificato per il 2010 oltre 2,5 miliardi di euro di investimenti, creando almeno 3mila nuovi posti di lavoro, ora in pericolo.
Si chiede in pratica di assicurare la continuità del meccanismo di incentivazione del settore, e quindi di procedere alla pubblicazione del Conto Energia 2011, approvando nel minor tempo possibile le Linee Guida per il corretto inserimento degli impianti fotovoltaici sul territorio nazionale, per facilitarne l’installazione in aree industriali/artigianali/commerciali.