SAP Italia e PoliHUB trasformano in business le idee innovative degli startupper italiani in ambito Big Data, Real Time Analysis e Predictive Analysis. L’iniziativa punta a individuare 20 progetti da presentare allo Startup Forum del 26 settembre, mettendo in palio per i tre vincitori:una postazione per sei mesi presso l’incubatore del Politecnico di Milano; l’accesso al MIP Startup Program; la partecipazione al SAP Startup Focus Program e all’Hana Tech Academy, insieme a molte altre opportunità. Il programma globale per start up innovative lanciato nel 2011 approda dunque anche in Italia, grazie alla collaborazione con PoliHUB: utilizzando la tecnologia SAP erogata in modalità cloud, è possibile incubare startup promettenti che la sfruttino per sviluppare nuove applicazioni, e in futuro anche imprese già consolidate che decideranno di aggiungere queste capabilities alla propria offerta. Scopriamo questo interessante progetto con Cesare Businelli, Chief Operating Officer di SAP Italia, azienda leader nelle soluzioni software per il business.Come si valutano i progetti? PoliHUB opera una scrematura in quanto a idea, imprenditorialità, CV e risorse; il venture capitalist valuta la bontà del business case dal punto di vista imprenditoriale e commerciale; SAP Italia stabilisce se i per i progetti selezionati possa trovare applicazione la tecnologia SAP Hana, motore che sostiene e abilita l’idea di business. Dunque, chi supera i criteri inizia un percorso di crescita delle attività senza investimenti importanti, grazie alla piattaforma di sviluppo, al coaching di esperti e ai corsi di formazione ad hoc.
SAP investe dunque sulle PMI? La scalabilità della nostra tecnologia la rende accessibile alle piccole e medie imprese, azzerando gli investimenti interni: una startup deve infatti partire in modo “scalabile”, con investimenti contenuti, dovrà fare rapidamente un concept o un prototipo, dopodiché dovrà scalare la sua tecnologia in funzione del ritorno di mercato e di quanti clienti verranno a bordo. La modalità cloud viene incontro a questa esigenza, perché non prevede investimenti in capex. Con un canone flessibile in funzione delle necessità, si inizia con piattaforme che si integrano con quelle di SAP, anche in open source. Né è necessaria una formazione lunga e complessa per realizzare applicazioni su SAP Hana. Tutto questo, nella consapevolezza che nel mondo industriale, dove operano tante PMI, la tecnologia digitale consente oggi di offrire servizi Internet a livello globale e migliorare la manutenzione predittiva dei macchinari, ma anche di godere di servizi collaterali al core business dell’azienda, molti dei quali con ritorni interessanti (=>leggi di più sulla tecnologia SAP per le PMI).
Quale ruolo gioca la soluzione SAP Hana? SAP Hana reinventa e rivoluziona la piattaforma per il business in tempo reale. In primis focalizza l’attenzione sulla necessità di gestire in modo appropriato un volume di dati significativi (i cosiddetti Big Data) anche in tempo reale: aggiornamenti, analisi e tutto quel che può essere intelligence su di essi produce un valore per il cliente finale, grazie all’aggiornamento puntuale e in real time sull’evoluzione del business o di una specifica capability sviluppata. Infine consente la predictive analysis: la possibilità, tramite algoritmi, di effettuare analisi di previsione per “intervenire” e stimare a medio e lungo termine trend ed evoluzione dei dati stessi (un elemento distintivo che ci aspettiamo possa venire dalle startup, soprattutto se con skill in ambito statistico). Il tutto, fruibile via Internet e Mobile, veicoli principali per questo tipo di servizi, sia in azienda sia verso i consumatori finali.
Ci può fornire un esempio? Per capire come queste applicazioni possono rapidamente e potenzialmente dare valore al mondo business to business e delle imprese, facciamo un esempio: un’applicazione anglosassone per aziende produttrici di birra ha consentito, installando dei sensori sui dispositivi di erogazione (la “spina”) la raccolta in tempo reale dei consumi e delle distribuzioni temporali, in concomitanza per specifici eventi, così da profilare, anche temporalmente, le preferenze dei consumatori. Ciò consente a chi eroga (il pub) e alle aziende produttrici di collaborare a livello di filiera per gestire al meglio le scorte e il mix di prodotti, ma anche di fare promozioni basate sulle preferenze o prevedere picchi di consumo in concomitanza di eventi. Un esempio replicabile in qualunque altro ambito applicato.