I dati contenuti nel Check-Up Mezzogiorno pubblicati da Confindustria e SRM (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno) dipingono un ritratto poco roseo del sistema imprenditoriale nel Sud Italia.
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Sono 50mila le imprese che hanno chiuso i battenti nelle Regioni del Sud nei primi tre mesi del 2013, e ammontano a 131mila le cessazioni tra il 2007 e il 2012.
Il rapporto, presentato al Ministro per la Coesione Territoriale Carlo Trigilia, mostra come siano le medie imprese a resistere maggiormente alla crisi (grazie soprattutto all’export), mentre le piccole attività soccombono.
Cifre negative caratterizzano sia le dinamiche creditizie sia l’occupazione nel Mezzogiorno, dove l’avvio di misure volte a sostenere le imprese sono più che urgenti.
A tal proposito la relazione menziona i fondi strutturali europei e la spesa pari a 30 miliardi di euro che dovrebbe far respirare le PMI locali tra il 2013 e il 2015, compreso il nuovo fondo di 28 miliardi di euro stanziato nell’ambito della programmazione 2014-2020, parte del quale confluirà al meridione.
Sono quattro le priorità individuate per il Sud:
- Rifinanziamento del Fondo di Garanzia e ricapitalizzazione dei Confidi;
- Sostegno agli investimenti delle imprese e agli acquisti di macchinari;
- Riapertura dei cantieri di piccole e grandi opere;
- Realizzazione dei Grandi Progetti infrastrutturali.
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