DURC, credito alle PMI, SCIA, DUVRI e DVR: sono solo alcuni dei capitoli del Decreto Fare (Dl 69/2013), in corso di approvazione in Parlamento, su cui si è soffermato il parere della Conferenza Stato Regioni.
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Si tratta di un lungo documento, approvato nella seduta dell’11 luglio, che esprime un “parere favorevole condizionato all’accoglimento di una serie di proposte, messe nero su bianco: vediamo quelle di maggior interesse per le PMI e i professionisti.
DURC
Proposta di eliminare l‘obbligo di indicare tutte le eventuali condanne penali riportate limitandosi a quelle per “reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale” (previste dal comma 1 lettera c, articolo 38, Dlgs 163/2006).
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Motivazione: nella prassi, sono stati esclusi dalle procedure ad evidenza pubblica concorrenti che hanno omesso di dichiarare, in sede di partecipazione alle gare, condanne intervenute in tempi lontani per reati di lieve entità.
Fondo di Garanzia PMI
- Per consentire un maggior accesso al credito delle PMI, si potrebbe specificare l’obiettivo «agevolare la concessione di garanzie a PMI in bonis in situazione di crisi temporanea e reversibile».
- Un Consiglio di gestione del Fondo potrebbe affianchere il Comitato di amministrazione, composto da rappresentanti dei ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Economia, dalla Conferenza permanente Stato-Regioni, e da due esperti in materia creditizia e di finanza d’impresa, scelti tra professori universitari di discipline economiche e finanziarie, designati dai ministeri economici.
- Si potrebbe istituire una “Consulta per le politiche pubbliche a supporto del Fondo di garanzia per le PMI” per monitorare il funzionamento del Fondo e fornire pareri sulle politiche per l’accesso al credito delle PMI.
- Si propone di potenziare l’attività dei Confidi per le controgaranzie sui prestiti (fino a determinati di importi) alle imprese più piccole.
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SCIA
Si propone di eliminare l’obbligo, in caso di lavori nei centri storici, di aspettare 20 giorni dalla presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività, ritenuto in contrasto con l’istituto della SCIA (che consente di inziare i lavori alla presentazione della domanda) e con l’orientamento alla riduzione del numero di titoli edilizi.
Sicurezza Lavoro
No alla possibilità di sostituire il DUVRI (Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze), nei settori a basso rischio, con l’individuazione di un incaricato che dovrebbe riuscire a eliminare i rischi interferenziali: si sollevano problemi di incompatibilità con una serie di norme del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, e si rileva che si tratta di modifiche che, fra l’altro, riducono sicurezza sul lavoro e livelli di tutela per i lavoratori.
No anche all’autocertificazione della valutazione dei rischio (DVR) per le aziende a basso rischio: riduce i livello di tutela.