Ammonta a 30 il numero degli spazi destinati al coworking “certificati” dal Comune e dalla Camera di Commercio di Milano, siti qualificati perché in grado di ospitare oltre 10 postazioni di lavoro offrendo tutti i servizi necessari per lo svolgimento dell’attività professionale.
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La nascita dell’elenco degli spazi certificati di coworking è solo parte del progetto promosso nel capoluogo lombardo dall’amministrazione comunale e dalla CCIAA, che insieme hanno stanziato 300mila euro per incentivare proprio i coworkers a rendere operativi questi siti.
Attraverso queste risorse, infatti, ciascun coworker potrà beneficiare di un contributo pari al 50% delle spese sostenute nell’arco di 12 mesi, fino a un massimo di 1500 euro.
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Ecco obiettivi e vantaggi del progetto illustrati dall’assessore alle Politiche del Lavoro Cristina Tajani:
«Grazie a questa iniziativa sperimentale vogliamo sostenere una forma di organizzazione del lavoro che si sta progressivamente affermando a Milano, come in altre aree metropolitane europee, e che risulta particolarmente apprezzata dai giovani e dai professionisti interessati a sviluppare network, sia di progettazione che di impresa. Ogni spazio si contraddistingue per uno stile e vocazione in grado di favorire l’incontro tra professionisti, le sinergie e la nascita di nuove progettualità, pur nell’autonomia professionale di ogni singolo coworker, incentivato ad utilizzare strutture già esistenti e attive sul territorio cittadino.»
Maggiori informazioni sugli incentivi sono pubblicati sul sito del Comune di Milano