Detassazione investimenti e Tremonti-ter per la Ricerca

di Noemi Ricci

11 Marzo 2010 14:00

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Lavori in corso per il decreto legge Sviluppo, sul cui i ministri Scajola e Tremonti stanno cercando un accordo. Intanto, tra le novità spunta una Tremonti-ter per la detassazione degli investimenti in Ricerca e Sviluppo

Arriva anche per le attività di R&S nelle aziende una “Tremonti-ter” ad hoc, che permetterà alle imprese di detassare dal proprio reddito in compensazione gli investimenti effettuati in ricerca industriale e sviluppo pre-competitivo, in percentuale ancora da definire.

Intanto, è stato raggiunto l’accordo per il decreto legge Sviluppo, come dichiarato dal premier Berlusconi.

Promotori del decreto, il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti e dello Sviluppo Economico Claudio Scajola. Dotazione complessiva prevista, circa 350 milioni di euro.

Ancora non sono stati confermati i dettagli sugli interventi per le imprese, ma è noto che il Governo pensa a un budget di 70 milioni di euro, a cui dovrà dare il suo benestare la UE.

Tremonti punta ad un decreto snello, con misure fiscali e due interventi per l’industria, entrambi con un fondo per gli incentivi da 300 milioni di euro.

Il primo prevederebbe lo stanziamento di 200 milioni di euro provenienti dal ministero dell’Economia e 100 milioni dalle revoche della legge n. 488. Per questo intervento però servirebbe un provvedimento da emanare nei successivi 30 giorni, un tempo ritenuto da Confindustria troppo lungo.

Il secondo intervento per l’industria dovrebbe essere invece concordato con il Ministero del Tesoro, e prevede 200 milioni provenienti dalle misure anti-evasione, semplificazione del contenzioso e accelerazione della riscossione. Le risorse verrebbero destinate alle aree in crisi, mentre Scajola vorrebbe inserirvi anche il supporto a innovazione, Industria 2015, banda larga, internazionalizzazione ed energia.

Si inasprirà inoltre la lotta alle frodi fiscali, sia nei casi di aperture di attività nei così detti “paradisi fiscali”, ma anche contro le attività illecite presenti all’interno del territorio italiano, rendendo più capillari le informazioni provenienti dalle Camere di Commercio.