Si avvicina la tanto attesa Riforma IMU, che nei piani del Governo dovrebbe arrivare entro agosto, e nel frattempo si susseguono le varie proposte. Quella della UIL presenta misure volte ad esentare il 55,4% dei proprietari dal versamento dell’imposta sulla base del reddito ISEE (leggi di più).
Per ora, lo ricordiamo, il versamento dell’IMU è stato sospeso fino a settembre per la prima casa (ad esclusione di appartamenti di lusso, ville, castelli e palazzi storici), le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, i terreni agricoli ed i fabbricati rurali.
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Se la Riforma dell’IMU non dovesse essere portata a termine entro il 31 agosto 2013, i proprietari di tutte queste tipologie di immobili si troverebbero a dover pagare l’imposta con la scadenza di settembre.
Il punto è trovare una linea condivisa per determinare chi dovrà pagare l’IMU o chi ne sarà esentato e in quali misure. Il PDL aveva proposto di togliere l’IMU i proprietari di un unico immobile, ma una misura come questa sembra di difficile applicazione.
Più probabile invece l’esenzione dall’IMU calcolata su su 6 fasce di reddito ISEE (5 mila, 7.500, 10 mila, 15mila, fino e oltre 20 mila euro), il cui costo si aggirerebbe intorno ai 2,9 miliardi di euro.
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A parte il 55,4% di proprietari di immobili, che risulterebbero esenti, ci sarebbe un 14, 8% con detrazioni di medio importo 150 euro. Ai contribuenti più ricchi, in totale 5,2 milioni, non verrebbe concessa alcuno sconto.
Ma la Riforma dell’IMU si preannuncia ben più ampia delle semplici rimodulazioni della tassa, dalla revisione delle rendite catastali alla Riforma dell’intera tassazione comunale. L’obiettivo di quest’ultima potrebbe essere quello di accorpare IMU, TARES, registro e addizionale IRPEF regionale in un’unica tassa denominata “ICS” (Imposta casa e servizi).