“Donne nel mercato del lavoro: misurare i progressi e identificare le sfide“: è l’ultimo rapporto ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) sulle disuguaglianze di genere negli ambienti professionali.
Negli ultimi 15 anni, i progressi in termini occupazionali sono stati molti, ma ancora oggi il gap è significativo, come opportunità, trattamento e retribuzioni.
Nel mercato del lavoro, le donne contano oggi per il 51,7%, con una forbice uomo-donna scesa da 32 a 26 punti percentuali negli ultimi 18 anni. Ad oggi, le donne “economicamente attive” e impiegate in occupazioni stipendiate sono il 47,3%.
Eppure, dopo il boom degli anni ’80-’90 oggi si registra una sorta di stallo.
Non solo: «ancora oggi, sono principalmente le donne ad accettare lavori mal retribuiti e precari perché sono gli unici impieghi disponibili o perché hanno bisogno di trovare un’occupazione flessibile per conciliare lavoro e responsabilità familiari», ha spiegato ha dichiarato Sara Elder, co-autrice del rapporto ILO.
«Le lavoratrici ancora non percepiscono la stessa retribuzione degli uomini. Gli uomini non affrontano le stesse limitazioni». Uno scenario che si aggrava con la crisi economica: «le precedenti crisi ci hanno insegnato che per le donne che perdono il lavoro è più difficile trovarne un altro al momento della ripresa».