Dure le critiche alle liberalizzazioni del governo Monti da parte di Rete Imprese Italia che in audizione alla Commissione Attività Produttive della Camera lamenta gravi ritardi e troppa poca trasparenza.
Tanto per fare qualche esempio: non sono state rispettate le scadenze (fissate al 31 dicembre 2012) per l’adozione dei regolamenti sullo Sportello Unico per le Attività Produttive e su quello per l’Edilizia, cruciali per l’alleggerimento degli oneri burocratici a carico delle imprese.
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Semplificare la burocrazia significa, sottolinea l’Associazione, consentire al tessuto produttivo italiano di liberare risorse da dedicare allo sviluppo.
I ritardi del Governo hanno causato la mancata individuazione di elementi che possano permettere al Parlamento di decidere in maniera consapevole i settori economici che dovranno rimanere o meno soggetti a regolamentazione per assicurare un equilibrato sviluppo dello svolgimento delle attività economiche sul territorio.
Al nuovo Esecutivo guidato dal premier Enrico Letta viene quindi chiesto di impegnarsi ad avviare un’attività costante di attuazione e monitoraggio delle riforme approvate dal Governo precedente, sia in tema di liberalizzazione che di promozione delle attività economiche e di semplificazione e riduzione della burocrazia per le imprese.
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In sostanza viene chiesto di garantire alle imprese la possibilità di operare in un contesto normativo certo, semplice e meno oneroso.