Aspettando un’inversione di tendenza a fine anno, si fanno ancora i conti con le ripercussione della crisi in termini occupazionali: le assunzioni nelle imprese italiane nel primo semestre 2013 segnano una flessione annua del 13,2% (330mila).
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Le elaborazioni Cgia di Mestre su dati Excelsior (Unioncamere – Ministero del Lavoro) presentano un segno meno per tutte le professioni e mestieri più richieste. Uniche assunzioni in aumento: conduttori di mezzi di trasporto (+3,3%) e personale di segreteria, +0,7%.
Solo un terzo dei nuovi impieghi è riservato a giovani. Le assunzioni stagionali sono 120mila, quelle a tempo indeterminato e le altre circa 210mila (il 63,6%). La flessione in questo ultimo caso è del 10,9%.
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Posizioni più richieste:
- cuochi: 77.330 assunzioni (20mila non a carattere stagionale) (-7,8%).
- addetti alle pulizie e altri servizi alle persone: 28mila assunzioni (-27,7%).
- commessi e personale qualificato per negozi e commercio all’ingrosso: 21mila 230 (-2,6%).
Altri mestieri e professioni: operai edili, segretarie, addetti all’accoglienza e informazione alla clientela, conduttori di mezzi di trasporto, tecnici amministrativi, finanziari e bancari, esperti di marketing, vendite e distribuzione commerciale, operai metalmeccanici ed elettrotecnici.
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Questi risultati, commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA di Mestre, «dimostrano che non ci dobbiamo preoccupare solo dell’aumento della disoccupazione, ma anche della progressiva diminuzione del numero delle nuove assunzioni. In termini assoluti diminuisce sia lo stock sia il numero di under 29 coinvolti. E’ vero che si tratta di previsioni di assunzione, tuttavia il segnale appare abbastanza evidente: le imprese sono sempre più in difficoltà».