L’IMU è stata ufficialmente sospesa fino a settembre, ma solo per abitazioni principali, fabbricati rurali e terreni agricoli (leggi di più sulla sospensione IMU). Chi è un possesso di un immobile strumentale è invece chiamato a versare l’acconto IMU entro il 17 giugno (sarebbe il 16, ma cade di domenica).
Ma le regole per il calcolo dell’acconto IMU non sono ancora del tutto chiare. Il D.L. n. 35/2013 approvato dalla Camera e ora all’esame del Senato, a meno di modifiche, prevede che non si tengano in considerazione le aliquote deliberate dai Comuni per l’anno in corso.
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In fase di saldo IMU avverranno poi gli eventuali conguagli della prima rata versata, sulla base delle delibere pubblicate sul sito del Ministero dell’Economia entro il 16 ottobre di ciascun anno o delle delibere dell’anno precedente, in assenza di pubblicazione.
Per la determinazione dell’acconto il decreto stabilisce criteri simili a quelli utilizzati in passato per il versamento dell’ICI.
Viene però fatta una distinzione tra immobili che hanno subito o meno variazioni rispetto al 2012.
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Se non si sono verificate variazioni per calcolare l’acconto IMU basta prendere l’intero importo netto versato nel 2012 (sommando le varie rate) e dividerlo per due (ovvero pagre il 50% dell’IMU 2012).
Se vi sono state variazioni, vanno considerate le aliquote 2012 (applicate o applicabili); applicate le detrazioni dei dodici mesi 2012; esclusa dal calcolo l’abitazione principale e le pertinenze. Una volta effettuato questo calcolo, l’importo va diviso per due. Quindi anche in questo caso si paga il 50% dell’importo previsto per il 2013.
Per sapere però se questa sarà la modalità di calcolo definitiva per l’acconto IMU 2013 è necessario attendere la conversione in legge definitiva del D.L. n. 35/2013.