TARES o non TARES, in molti Comuni italiani è stato deliberato il versamento della tassa sui rifiuti per l’anno 2013, con pagamento della prima rata in quasi tutti i casi ormai già scaduto (a Roma, ad esempio, il termine era il 30 maggio) come previsto dal decreto sulla restituzione dei debiti della PA alle imprese – che contiene anche la proroga della maggiorazione a dicembre. Per conoscere tariffe e scadenza rate bisogna verificare cosa hanno deliberato i singoli Comuni. In mancanza di delibere per il 2013, si paga la vecchia TASRU o TIA (con le stesse modalità e gli stessi termini del 2012): leggi le scadenze e le rate TARES nei Comuni
Nuovi bollettini postali
Nel frattempo, in Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicati i bollettini postali per pagare la nuova TARES (nella seconda rata). Validi da luglio 2013, serviranno soprattutto per il saldo di dicembre. Non è chiaro se possano essere utilizzati anche per le eventuali rate di acconto decise dai Comuni che scadono dopo il primo luglio: è sempre meglio verificare prima nelle relative delibere. In realtà, servono più che altro ai Comuni – o alle società preposte (ad esempio l’AMA a Roma) – che inviano a casa del contribuente il bollettino precompilato con la tariffa da pagare. Nel caso in cui a casa non arrivi nulla, presso gli uffici postali saranno disponibili i bollettini che il singolo contribuente potrà compilare, per versare sia il tributo sui rifiuti che la maggiorazione di dicembre.
Modalità di pagamento
Riassumiamo la situazione: dal 2014 si pagherà la nuova TARES in 4 rate (gennaio, aprile, luglio e ottobre). Per quest’anno, invece, sono intervenute una serie di proroghe. L’ultima, è contenuta nel Dl 35/2013 (articolo 10 comma 2): per il 2013 i Comuni possono deliberare scadenze e numero di rate; unico vincolo, la delibera deve essere pubblicata con 30 giorni di anticipo rispetto alla scadenza del primo pagamento. Queste rate non potranno contenere la maggiorazione TARES standard (pari a 0,30 euro per metro quadrato) riservata allo Stato, che si pagherà a dicembre in un’unica soluzione, insieme all’ultima rata. Il Decreto Debiti PA prevede anche che per le prime due (o tre) rate i Comuni possano continuare ad utilizzare i precedenti bollettini TARSU o TIA (in genere, arrivano a casa). Per la rata di dicembre, invece, bisogna utilizzare il nuovo bollettino postale (come previsto dal comma 35 dell’articolo 14 del dl 201/2011, il Salva Italia, che istituisce la TARES). Quindi, nei Comuni in cui sono state emesse delibere per il pagamento della prima rata in maggio le modalità di pagamento sono le stesse della TARSU 2012. Comunque, per sicurezza, verificare sempre sul sito del Comune cosa prevede la delibera.
Rate variabili: scadenze
A Roma bisogna far riferimento alla delibera n.148/2013. L’acconto si paga in 2 rate con scadenze 30 maggio e 30 ottobre, con le stesse tariffe 2012 e gli stessi model (emessi dall’azienda municipale, AMA spa). A Torino, l’acconto TARES è diviso in 3 rate, differenziate a seconda delle utenze: per i privati, le scadenze sono 15 settembre, 15 ottobre, e 15 novembre; per le aziende 20 maggio, 20 giugno e 20 luglio 2013 con stessi importi 2012 e conguaglio di dicembre con maggiorazione. Queste date sono simili a quelle di numerosi altri Comuni della Penisola: per conoscerle è dispensabile visitare il sito web di quello di residenza: =>scopri quanto non si paga la TARES.
Maggiorazione
La maggiorazione TARES scatta obbligatoriamente a dicembre. Ed è per questo versamento che bisognerà utilizzare i nuovi bollettini postali pubblicati in Gazzetta Ufficiale n. 116 del 20 maggio, insieme al DM 14 maggio 2013. Non è chiaro se possano essere utilizzati anche per le eventuali rate di acconto decise dai Comuni che scadono dopo il primo luglio, è sempre meglio verificare prima nelle relative delibere. Il bollettino TARES è a disposizione dei Comuni, che possono inviarlo direttamente a casa, e c’è anche una versione per il contribuente nel caso in cui non riceva nulla a domicilio, che si potrà trovare negli uffici postali. Sarà possibile pagare anche attraverso il servizio telematico di Poste Italiane. Il bollettino riporta obbligatoriamente il numero di conto corrente “1011136627“, valido per tutti i comuni del territorio nazionale. Attenzione: il versamento non si può effettuare tramite bonifico. Il conto corrente postale è intestato a “pagamento TARES“. Saranno poi le Poste a riversare sulla contabilità speciale n. 1777 “Agenzia delle Entrate – Fondi della riscossione“, aperta presso la Banca d’Italia, le somme incassate, che verranno poi accreditate per la parte spettante ai Comuni. Per il solo 2013, la maggiorazione è riservata allo Stato.