Esodati: soluzione rimandata al 2014 dal governo Letta

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 13 Maggio 2013
Aggiornato 29 Maggio 2013 13:57

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Il ministro Saccomanni non ritiene la questione Esodati prioritaria per il 2013, ma intanto il ministro Giovannini ha chiesto chiarimenti all'INPS sul quadro attuale delle salvaguardie.

Continua l’epopea dei lavoratori esodati, quasi dimenticati dal governo Letta, che ritiene la questione meno prioritaria rispetto a temi come IMU e cassa integrazione in deroga (leggi di più).

Secondo il neo ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, risolvere il problema esodati, generato dalla riforma delle pensioni Fornero, non è attualmente una priorità:  lo diventerà solo dal 2014.

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E questo nonostante le discordanze tra previsioni ed effettive salvaguardie emerse dopo che l’attuale ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha incaricato l’INPS di fare chiarezza sui tre decreti esodati emanati dal governo Monti e più in particolare sullo stato delle tutele.

=> Leggi i chiarimenti sui requisiti

Dei 130mila lavoratori salvaguardati dai tre decreti Fornero, 62mila domande sono risultate valide per l’accesso alla salvaguardia rientrando nei requisiti di legge, rispetto ai 65mila esodati previsti dal primo scaglioni. Sono quindi rimasti esclusi dalla tutela 3mila lavoratori (4,6%).

=> Leggi quali sono le 62mila domande esodati accolte

In più l’INPS ha comunicato che a ricevere le prime pensioni il 7 maggio 2013 sono stati solo 7.254 lavoratori, pari all’11% del totale.