I 4,5 milioni di euro che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali aveva stanziato per la fornitura di software non andranno nelle mani di Microsoft… forse.
Il bando di gara d’appalto, emanato il 16 Febbraio scorso, prevedeva la partecipazione esclusiva di rivenditori autorizzati da Microsoft. Una scelta inaccettabile per l’Associazione Software Libero, che da sempre si batte per la diffusione dei programmi Open Source e adesso può esultare per aver vinto una battaglia importante.
A seguito del ricorso presentato al TAR dall’Associazione, infatti, il Ministero ha ritirato il bando e si prepara ora ad includere nella gara anche software non protetti da licenza. «Abbiamo vinto» si legge sul sito dell’Assoli, che non intende fermarsi qui e, nella persona del suo presidente Paolo Didonè, «rilancia la sfida con due nuove campagne di adesione ai fini di proseguire con le battaglie a favore della libertà in ambito informatico: 100 soci entro il 2007 e Assolimprese».
Presto, dunque, anche nel mondo imprenditoriale potrebbero esserci novità in ambito Open Source, direzione nella quale non mancano iniziative.