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Taglio dei tassi: effetti su mutui e prestiti

di Barbara Weisz

Pubblicato 3 Maggio 2013
Aggiornato 5 Maggio 2015 21:07

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Calcolo dei risparmi su costo del denaro, mutui e prestiti a famiglie e imprese dopo il taglio ai tassi di interesse praticato dalla BCE: effetto positivo soprattutto per l'accesso al credito delle PMI.

Il nuovo taglio dei tassi d’interesse disposto dalla BCE avrà un impatto limitato sulle rate dei mutui ma potrebbe produrre una miglior accesso al credito delle PMI: non solo, per le imprese ci sono costi di finanziamento minori per 2,39 miliardi di euro all’anno, secondo i calcoli della Cgia di Mestre.

=>Leggi di più: accesso al credito per le PMI in Italia

Vediamo l’analisi e qualche conto sull’impatto che l’abbassamento del costo del denaro (il tasso ufficiale di sconto è allo 0,50%, il livello più basso di sempre) è destinato ad avere sull’economia e in particolare sulle condizioni del credito, per famiglie e imprese.

 Costo del denaro

Sempre la Cgia di Mestre calcola un risparmio totale di 3,63 miliardi di euro, di cui 1,23 miliardi a vantaggio delle famiglie (riduzione degli interessi sul mutuo) e, come detto, 2,39 miliardi alle imprese. Per ciascuna azienda, è stimata una riduzione della spesa media pari a 461 euro l’anno.

Il calcolo è effettuato applicando al livello di indebitamento delle imprese nei confronti del sistema bancario, 958 miliardi di euro, la riduzione dei tassi.

Giuseppe Bortolussi, direttore dell’associazione degli artigiani di Mestre, precisa che «la riduzione del tasso di interesse stabilito dalla Banca centrale europea potrebbe non tramutarsi in una corrispondente contrazione del costo del denaro nel nostro Paese» e quindi i risparmi calcolati «potrebbero essere sovrastimati».

Mutui

Per quanto riguarda i mutui alle famiglie, gli esperti spiegano che sulla maggior parte dei finanziamenti per la casa il taglio del tassi non avrà alcun effetto.

Non cambia niente per chi ha un mutuo a tasso fisso, mentre i contratti a tasso variabile ne risentono solo se sono indicizzati ai tassi BCE (mentre la maggior parte dei mutui sono indicizzati all’Euribor).

=> Approfondisci il Rapporto Crif 2013 su mutui e prestiti

Prestiti

Stesso discorso sull’impatto sui prestiti alle famiglie. Per quanto riguarda invece il credito alle imprese, la maggior facilità di finanziamento delle banche dovrebbe trasmettersi all’economia facilitando proprio la concessione di prestiti.

Su questo fronte, la banca centrale ha avviato consultazioni con altre autorità europee per favorire il mercato delle cartolarizzazioni.