Grazie alla sospensione dell’IMU annunciata dal premier Enrico Letta, le risorse che le famiglie italiane potranno risparmiare ammonteranno a 101 milioni di euro.
Una decisione attesa e accolta con entusiasmo dai cittadini, ma con malcontento da parte dei Comuni della penisola.
=> IMU prima casa: Decreto di stop in attesa della Riforma
Le prime proteste arrivano dal Veneto, dove – secondo le stime più recenti – Padova perderà 32 milioni di euro e Venezia 21 milioni.
I sindaci della Regione chiedono pertanto al premier di stabilire le misure per il rimborso IMU 2012, sempre che questa manovra sia ancora nell’ordine del giorno del nuovo Governo.
Intanto, non mancano le dichiarazioni dei primi cittadini veneti, come il vicesindaco di Venezia Sandro Simionato:
«Si apre un buco in bilancio di 21 milioni, pari al 20 per cento delle entrate IMU. La nostra aliquota sulla prima casa è del 4 per mille che sale al 10,6 sulle seconde abitazioni ma abbiamo previsto molte agevolazioni per gli anziani, i disabili e i comodati d’uso. Venezia ha 600 milioni di euro di spese correnti come bilancio e ha subito tagli per 60 milioni negli ultimi due anni».
«Noi siamo esattori per conto dello Stato e sappiano che la casa è un bene diffuso, il pilastro su cui si forma una famiglia e crediamo sia giusto che gli operai, gli anziani e i redditi più bassi siano esentati. Ma quando la prima casa è una supervilla di lusso penso si possa pagare l’IMU: la Costituzione prevede la progressività dell’imposizione fiscale e sarà compito del governo Letta avviare una riforma per mettere ordine al sistema dei trasferimenti agli enti locali e delle addizionali Irpef».
=> IMU tra abolizione e proroga nel Governo Letta
Per l’assessore ai Tributi del Comune di Padova Umberto Zampieri è fondamentale che il governo trovi le risorse per salvare i Comuni dal rischio del fallimento, mentre il Sindaco di Verona ha ribadito l’aumento delle aliquote IMU dal 4 al 5 per mille.