Ancora una volta l’Italia sfigura per utilizzo di Internet,nuove tecnologie, banda larga ed e-inclusion, posizionandosi ultima nella classifica della London Business School, nonostante i dati diffusi da Audiweb segnalino il superamento della soglia dei 30 milioni di italiani sul Web.
Il Connectivity Scorecard determina il livelli di competenza tecnologica e l’uso delle ICT. L’Italia si colloca al 19esimo posto, quasi defenestrata dal G7 digitale.
La motivazione di tanta arretratezza italiana non è da attribuirsi all’infrastruttura per i clienti privati, che presenta buoni tassi di abbonamenti 3G, quanto alla penetrazione della banda larga ritenuta troppo bassa e all’utilizzo di Internet da parte dei consumatori che si può considerare al massimo moderato.
Questo, anche se Audiweb segnala una crescita di +10,4% di Italiani sul Web rispetto al 2008, arrivando a quota 30,863 milioni. Navigano su internet il 93,7% degli imprenditori e liberi professionisti, ma solo il 38,2% degli italiani occupati si collega dal luogo di lavoro e ufficio.
Il 9% degli Italiani si collega mediante dispositivi mobili, per una crescita del +47,5%.
Interessanti le risposte di coloro che navigano solo occasionalmente: accederebbe ad Internet più frequentemente se costasse meno il 29,1% degli intervistati, soprattutto da cellulare per il 10,6% o se fosse più veloce per il 18,4%.