Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo per la riforma delle Camere di Commercio che, secondo il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, «fa fare un salto in avanti a tutto il sistema delle imprese e al Paese, verso un assetto più moderno e in grado di rispondere alle sfide del nostro tempo».
Una riforma dalla quale le imprese e in modo particolare le Pmi dovrebbero uscirne rafforzate grazie alla maggiore autonomia.
Con la riforma vengono potenziate le Unioni regionali attraverso il consiglio di Unioncamere nazionale. In più vengono valorizzati i raccordi con le Regioni anche attraverso gli accordi di programma.
Tra le novità: inserimento della rappresentanza dei professionisti nei Consigli camerali; rafforzamento delle competenze sull’internazionalizzazione; snellimento burocratico; introduzione del “Patto di Stabilità” per il sistema camerale; accorpamento dei servizi per le Camere più piccole; costituzione di nuove Camere di Commercio vincolata alla presenza di almeno 40mila imprese.
La nuova disciplina interessa 105 Camere di Commercio italiane, che rappresentano oltre 6 milioni di imprese.