TARES e IMU, due parole che mettono in crisi aziende e cittadini di tutta Italia. A poche settimane dai primi esborsi 2013, proviamo a calcolare l’ammontare della nuova tassa su rifiuti e di quella sugli immobili, in un anno che si preannuncia di rinnovate ristrettezze e difficoltà economiche.
IMU: importi 2013
In confronto al 2012 – dove l’IMU ha pesato in media sulle tasche dei proprietari immobiliari per circa 225 euro – quest’anno la tassa non dovrebbe portare ulteriori appesantimenti per i cittadini, ma sono previsti rincari per le imprese:
=>Scopri gli aumenti IMU 2013 per immobili d’impresa
Di certo le aliquote decise dai Comuni determineranno l’effettivo peso economico.
La speranza dei consumatori è riposta nella possibilità che un nuovo governo possa diminuire le aliquote stesse, modificare i calcoli delle basi imponibili o incrementare le detrazioni.
Ad oggi, le prospettive di esborso per imprese e professionisti resta drammatico:
=>Ecco i costi IMU per imprese e professionisti
Nel migliore dei casi, sperano i consumatori, il nuovo governo procederebbe con l’abolizione del contributo obbligatorio nel caso di prime abitazioni, ma ciò significherebbe per lo Stato andare a recuperare denaro in altri contesti.
E non sembra una strada molto percorribile, anche perché comporterebbe un aggravio nei tagli previsti dalle prossime manovre finanziarie in vista, necessarie per garantire il pareggio di bilancio, obbligo che il Governo Monti ha inserito in Costituzione (leggi di più).
In caso di permanenza dell’IMU così com’è, invece, la base imponibile continua ad essere il prodotto tra la rendita catastale (rivalutato del 5% per i fabbricati o 25% per i terreno), con il moltiplicatore della categoria catastale (per i fabbricati nel gruppo A, il moltiplicatore è 160). Tale base va poi moltiplicata per l’aliquota comunale e il risultato ridotto delle detrazioni (200 annui per la prima casa, più 50 euro per ogni figlio a carico).
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Questo perché non è mai stata attuata nessuna riforma del Catasto né si sono prese in considerazione le diverse opzioni per rendere l’imposta meno iniqua.
TARES: importi 2013
Per la TARES, invece, ci sono ancora dubbi sostanziali, anche se da quanto emerge dalle prime stime la spesa dovrebbe essere di 300 euro in media.
In pratica 80 euro in aggiunta alla vecchia Tarsu 2012, in crescita del 14,3% negli ultimi cinque anni.